Contagio al matrimonio: 3 positivi al Coronavirus e 100 invitati in quarantena

Sabato 12 Settembre 2020 di Elisa Fais
Contagio al matrimonio: 3 positivi al Coronavirus e 100 invitati in quarantena

RUBANO (PADOVA) - In tre risultano positivi al Covid-19 dopo aver partecipato ad un matrimonio che si è tenuto a fine agosto nella chiesa di Sarmeola di Rubano, facendo così finire in quarantena un centinaio di invitati.

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Alla festa, che è proseguita in un ristorante a Mestrino, ha partecipato anche una famiglia padovana che si è ritrovata a dover affrontare un'odissea. L'incubo per Francis De Zanche e la moglie Benedetta Gaia inizia venerdì 2 settembre, mentre si trovano in vacanza in Costiera Amalfitana assieme alle due figlie di due e nove anni. «Abbiamo ricevuto una telefonata dal dipartimento di Prevenzione raccontano - Ci è stato comunicato che da quel momento eravamo tutti in isolamento fiduciario fino al 13 settembre e che dovevamo fare un tampone immediatamente, restare in hotel chiusi in camera e che qualora l'esito del tampone non fosse arrivato in tempo, non ci avrebbero autorizzato il volo di ritorno». La famiglia si sente abbandonata, decide di non eseguire il test nell'ospedale più vicino e noleggia un'auto per mettersi in viaggio verso Padova la sera stessa. La mattina seguente si reca a Malattie infettive per sottoporsi a tampone. «Eravamo stati catalogati insieme a cento ospiti del matrimonio come contatti stretti continua la coppia - a prescindere che conoscessimo o meno, che fossimo allo stesso tavolo o meno dell'ospite risultato positivo e quindi a prescindere dal realizzarsi di una delle quattro condizioni previste per legge per essere considerato contatto stretto». De Zanche e Gaia lamentano disorganizzazione: «Non esiste un protocollo, una forma di comunicazione standard, tutto è demandato alla coscienza dei singoli cittadini».

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LA REPLICA
Immediata la risposta da parte dell'Ulss 6 Euganea. «Il Dipartimento applica le istruzioni operative dettate dalla normativa nazionale e regionale scrive in una nota la dottoressa Lorena Gottardello - si tratta dello stesso protocollo che viene applicato quotidianamente ai cittadini della Regione del Veneto. Ci siamo attivati venerdì pomeriggio 4 settembre dopo tre casi positivi in tavoli diversi di un matrimonio con cento partecipanti. É stato difficile tracciare con esattezza i movimenti di tutti per cui, al fine di evitare un focolaio, è stato deciso di eseguire un tampone a tutti i partecipanti e di porli in quarantena». Per coloro che si trovavano a Padova, l'Ulss 6 ha organizzato lo screening sabato 5 e domenica 6 settembre, nelle sedi distrettuali. «Purtroppo il signor De Zanche si trovava in vacanza a Capri, dove non conoscevamo la situazione per l'esecuzione dei tamponi aggiunge la dottoressa Gottardello -. In quel momento (venerdì pomeriggio) non potevamo interessarci esclusivamente della situazione di Capri perché dovevamo mettere in sicurezza anche gli altri 96 partecipanti. Nel frattempo, sempre il venerdì pomeriggio, abbiamo comunque cercato di contattare la Ulss di Napoli per capire cosa era possibile fare. Alla famiglia è stato dedicato tutto il tempo necessario che abbiamo riservato e riserviamo alle altre famiglie». L'Ulss 6 fa sapere che nella stessa data sono stati gestiti altri due focolai con numerose persone da contattare.

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Tra giovedì e venerdì sono stati registrati due nuovi casi di coronavirus in provincia di Padova.

Secondo il bollettino emesso da Azienda zero, i padovani positivi al tampone attualmente sono 307.

Ultimo aggiornamento: 12:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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