Coronavirus, l'antico forno di Padova in ginocchio: «Sabato Grasso buttati via crostoli e frittelle, perso il 70% degli incassi»

Giovedì 27 Febbraio 2020
Coronavirus, l'antico forno di Padova in ginocchio: «Sabato Grasso buttati via crostoli e frittelle, perso il 70% degli incassi»
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PADOVA - «Da quando è esplosa la "bomba"», ovvero dall'entrata in vigore dell'ordinanza per contenere il rischi di contagio da coronavirus in Veneto, «la situazione è terrificante. Nessuno compra. Solo sabato Grasso abbiamo perso il 70 per cento degli incassi rispetto a un giorno di lavoro classico e abbiamo dovuto buttare quasi tutti i crostoli e le frittelle che abbiamo prodotto in occasione del Carnevale. Ci siamo fatti molto male, perché noi produciamo prodotti deperibili». È la testimonianza di Luca Vecchiato, titolare di uno dei forni più antichi di Padova, attivo dal 1889, e per diverso tempo presidente nazionale dei Fornai.

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Con «la corsa ai supermercati dove la gente terrorizzata ha fatto incetta di grissini e di pane in cassetta - lamenta Vecchiato - abbiamo dovuto mettere in ferie forzate il personale e ridurre la produzione.

Ora abbiamo difficoltà ad affrontare gli impegni e le prossime scadenze quali imposte, Iva e contributi». Altri colleghi, fa sapere, «sono nelle medesime condizioni». Padova e Provincia, rammenta, contano circa 180 fornai, «che direbbero le stesse cose». Il futuro? «Non so cosa aspettarmi per i prossimi giorni - conclude -. Spero ci potremo dimenticare tutta questa storia, ma non credo».
 

Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 13:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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