Tesina e mascherina, prova di maturità per settemila studenti

Mercoledì 17 Giugno 2020 di Nicoletta Cozza
Tesina e mascherina, prova di maturità per settemila studenti
PADOVA - Soli, con la loro tesina. E con l’obbligo di indossare la mascherina, così come i commissari che li esamineranno. Dai quali, peraltro, dovranno stare a distanza anti virus. Torneranno in classe uno alla volta, per sostenere un colloquio che durerà circa un’ora.

Nell’arco della mattinata, quindi, saranno al massimo cinque per classe a cimentarsi con l’esame. Con queste modalità anomale, ma imposte dall’emergenza Covid-19, infatti, iniziano oggi alle 8,30 le prove di maturità per i 6mila763 studenti che frequentano i 38 istituti superiori di città e provincia. L’epilogo del quinquennio sarà completamente diverso rispetto al passato: ciascuno dei candidati sarà chiamato a discutere partendo dall’elaborato che ha preparato e che approfondisce un argomento indicato dai docenti, spaziando poi a tutte le materie di indirizzo. La valutazione spetterà ai membri interni, coadiuvati da un presidente esterno. L’organizzazione è stata piuttosto complessa e ha visto nelle ultime settimane impegnati più attori, in primis Roberto Natale, dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale, e la Provincia, che tra i suoi ambiti di competenza ha appunto le superiori: proprio venerdì ha provveduto a consegnare nella sede del Marconi le 52mila mascherine da smistare a tutti i plessi patavini. 

IL PROVVEDITORE
L’ennesima riunione per mettere a punto i particolari si è tenuta ieri pomeriggio, come conferma lo stesso professor Natale. «Assieme a tutti i presidi di Padova, e con il supporto di un dirigente tecnico, a poche ore dall’inizio degli esami sono state effettuate le operazioni preliminari, messi a punto gli ultimi dettagli e sgomberato il campo da eventuali dubbi, sia didattici che organizzativi. Fortunatamente non sono emerse criticità e fra i 170 presidenti di commissione, tutti volontari, non si sono registrate defezioni». Il provveditore non ha dubbi sul fatto che, nonostante la particolarità dello svolgimento, alla fine il bilancio sarà positivo. «Sono sicuro che andrà tutto bene - ha affermato - perché finora i soggetti coinvolti, compresi i ragazzi, hanno dimostrato un grande senso di responsabilità. Lo abbiamo riscontrato dagli esiti del sondaggio online realizzato dalla Consulta degli studenti: dalle risposte, infatti, emerge che i giovani hanno apprezzato gli sforzi fatti dalle scuole per garantire il diritto allo studio durante la quarantena. Non è stato semplice perchè la macchina organizzativa ha richiesto sforzi notevoli. Era giusto, però, consentire agli studenti di poter sostenere l’esame di maturità all’interno della scuola, di fronte ai professori con cui hanno lavorato per il quinquennio e ai quali ora possono mostrare le competenze acquisite. Con questa conclusione, quindi, saranno gratificati comunque, nonostante le restrizioni anti contagio: sarà un bel modo di congedarsi dalle superiori, con un incontro fisico, una relazione reale in cui ci si guarda negli occhi. Tutti ricordiamo il nostro esame di Stato e anche per gli studenti che lo affrontano ora sarà così, con un addio vero e proprio alla scuola».

IN PROVINCIA
All’interno dei plessi dovranno essere garantite tutte le prescrizioni per evitare il contagio, tra cui la sanificazione di sedia e banco a ogni cambio di candidato. «Abbiamo predisposto tutto - spiega Vincenzo Gottardo, uno dei vice presidenti della Provincia - e ha richiesto un notevole impegno garantire che le operazioni si svolgano nel rispetto delle indicazioni anti-Covid. Non ci saranno assembramenti e a ogni uscita dei ragazzi il personale Ata provvederà alla disinfezione dell’aula. Venerdì all’istituto Marconi i volontari della Protezione civile hanno consegnato le 52mila mascherine chirurgiche che abbiamo acquistato e messo a disposizione dei ragazzi, degli insegnanti e degli operatori». «Sempre gli uomini della Protezione civile - ha aggiunto - da domani saranno a disposizione ininterrottamente, cioè giorno e notte, nella sala operativa di via Cave, pronti a intervenire in caso di necessità. E’ stato un anno scolastico atipico, con gli studenti impegnati in una sfida epocale, che ha stravolto le abitudini loro, delle famiglie e degli insegnati. Si sono però adattati alla nuova situazione, che è stata una sorta di ulteriore prova di maturità, che va ben oltre qualsiasi esame. E che hanno già superato a pieni voti».
 
Ultimo aggiornamento: 07:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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