Serate in discoteca, ripartenza frenata: «Ballare a 2 metri di distanza, chi ci verrà?»

Giovedì 11 Giugno 2020 di Paolo Braghetto, Gabriele Pipia
Le staffe, di Padova. Ha riaperto da poco, intanto con la ristorazione
PADOVA - Attendono questo momento da mesi. Molti di loro, nella fase più buia dell’emergenza, nemmeno ci speravano. Tre mesi e mezzo dopo l’ultima volta, i gestori di discoteche e locali notturni padovani sono pronti a tornare in pista. Letteralmente. In tutta la provincia di Padova sono 40 le attività interessate: 15 di queste hanno un giardino estivo e quindi, salvo sorprese dei prossimi giorni, potranno riaprire da lunedì. Nulla da fare, invece, per discoteche e night club al chiuso. 
Sanificazioni, nuove disposizioni dei tavoli e distanza di due metri tra le persone: il piano è pronto e ora tutti attendono il decreto del premier Conte. La Conferenza delle Regioni ha infatti approvato le linee-guida (che prevedono capienze limitate per mantenere i due metri di distanza) e ora si attende il dpcm con la speranza che il governo non stravolga il testo. Il decreto attuale scade il 14 giugno, quello nuovo entrerà in vigore alla mezzanotte del 15. 

LA VIGILANZA
Chi vigilerà sui possibili assembramenti? «Non potremo essere noi ad andare in pista a separare i ragazzi» borbottano i gestori in coro. «Sulle discoteche vigileranno forze dell’ordine, Spisal, Ispettorato del Lavoro e vigili del fuoco. Come vengono fatti controlli sulle aziende e sui locali, verranno fatti anche su queste attività» assicura il prefetto Renato Franceschelli

LA TESTIMONIANZA
«C’è tanta attesa ed è stato fatto un grande lavoro di preparazione - spiega Andrea Cavinato, gestore del Paradiso Latino di Campodarsego e presidente provinciale del Sindacato italiano sale e locali da ballo -. Chi può riaprire si farà trovare pronto soprattutto per il fine settimana del 19, ma la domanda resta: quanta gente verrà a ballare sapendo che bisognerà tenere i due metri di distanza? E resta anche il nodo della vigilanza. «Noi non possiamo obbligare le persone a stare distanti o andare in pista ogni due secondi per far rispettare le regole». Guardando agli ultimi tre mesi Cavinato parla di «un fatturato perso al cento per cento, con un ammanco complessivo di milioni e milioni di euro. E per ogni locale ci sono alle spalle, mediamente, una ventina di famiglie». 
I timori del sindacato sono però soprattutto per i locali al chiuso, che non potranno riaprire le proprie piste da ballo. «I gestori si trovano in situazioni di estrema difficoltà - chiude Cavinato -, mi auguro che ci siano interventi del governo anche per loro. Una volta spazzati via questi locali, si chiuderà un’epoca». 

I CINEMA
Linee-guida approvate dalle Regioni anche per i cinema. Distanze di un metro tra uno spettatore e l’altro (a meno che non siano congiunti), capienza di 200 spettatori per le sale al chiuso e di mille per le proiezioni all’aperto. Al momento a Padova è prevista l’apertura solo del MultiAstra all’Arcella, giovedì 18 giugno. «Anche se perderemo un terzo dei posti nelle tre sale sarebbe un grande successo poter riempire tutti quelli disponibili – commenta il direttore della storica struttura di via Tiziano Aspetti, Alberto Fassina –. Abbiamo già i primi titoli in cartellone. I biglietti delle prime visioni avranno un prezzo promozionale. L’ingresso in sala sarà con la mascherina, ma auspichiamo che si possa togliere una volta seduti come si fa già adesso al ristorante. Dalla settimana successiva dovrebbe riaprire anche il PortoAstra alla Guizza». L’Agis, Associazione generale italiana dello spettacolo, ha comunicato intanto i dati per i mancati incassi negli ultimi mesi. A Padova le sette strutture con 18 schermi hanno perso a marzo 250 mila euro, ad aprile 268 mila e a maggio 248 mila. In provincia le 16 attività con 37 schermi, tra cui The Space di Limena e Cineplex di Due Carrare, hanno perso una media di mezzo milione al mese.
Intanto a Galzignano si torna ad ascoltare la musica all’aperto. Lunedì è in programma il concerto d’apertura dell’Anfiteatro del Venda sui colli euganei. Sabato 20 scatterà invece la rassegna “Sentieri sonori” a Casa Marina, sempre sui colli. Tutti e due all’aperto, sotto le stelle. Il modo più affascinante per ripartire. 
Ultimo aggiornamento: 13:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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