Coronavirus, 5 morti ancora ma il contagio arretra. Il Codacons in procura: «Case di riposo, una strage»

Venerdì 17 Aprile 2020 di Elisa Fais
Negli ospedali padovani sembra allentarsi la morsa del coronavirus
PADOVA - Ancora cinque morti in provincia di Padova per Coronavirus. Ieri all’ospedale di Cittadella sono mancati un 77enne di Campodarsego e un 65enne di Pieve del Grappa (Treviso). All'ospedale di Schiavonia, nella notte tra mercoledì e giovedì, è deceduta Luciana Pasinato, 86 anni, ospite della casa di riposo di Cittadella e originaria della frazione di Facca. La casa di riposo di Merlara piange Giovanni Crivellaro, 83 anni, di Medaglino San Fidenzio. Anche il centro anziani di Cittadella ieri ha perso un’ospite, si tratta di Bruna Piotto, 91 anni, spirata in struttura.

CONTAGIATI IN FRENATA
Scende sempre di più il contagio, nelle ultime 24 ore sono stati registrati 48 nuovi casi. Il quadro emerge dai bollettini di Azienda Zero, emessi ieri e mercoledì sera. In totale i casi di Coronavirus in provincia di Padova sono 3.555. I padovani positivi sono 2.302 mentre i guariti sono 1.064. Ieri 111 nuovi soggetti sono risultati negativi a due tamponi di fila. Cala drasticamente il numero di soggetti in isolamento domiciliare, nelle ultime ore sono uscite dalla quarantena 1.654 persone su tutto il territorio padovano. Ad oggi risultano in isolamento 3.228 soggetti. Migliora la situazione anche negli ospedali. In Azienda ospedaliera sono ricoverati in reparto 73 pazienti (-13), stabili i 17 in rianimazione. La contrazione si nota anche a Schiavonia, dove si contano 108 degenze in area non critica (-9) e sette in terapia intensiva (-2). Nella casa di cura Villa Maria a Padova i pazienti assistiti in area non critica passano da 10 a 7.

CASE DI RIPOSO SOTTO LA LENTE
Continua lo screening nelle trentanove case di riposo padovane che accolgono 5.380 ospiti. Di questi 2.192 sono stati sottoposti al test rapido e 2.491 al tampone orofaringeo. Sono risultati positivi al Coronavirus 442 anziani, che corrispondono all’8,2% del totale degli ospiti. Di questi ne sono stati ricoverati 45. Sono 91 le vittime dell’epidemia all’interno delle strutture per anziani. Spostando l’attenzione sul personale sanitario: su 4.753 lavoratori diretti e indiretti, 353 hanno fatto il test rapido mentre 4.228 sono stati sottoposti al tampone. Hanno contratto il Coronavirus 183 operatori, cioè il 3,9%. In questi giorni ha preso il via la campagna di screening anche nelle strutture residenziali per disabili e nei centri di psichiatria e salute mentale. Due i casi di positività finora riscontrati nei due istituti per disabili monitorati dall’Ulss 6.

ESPOSTO DEL CODACONS
Sul caso dei contagi e dei decessi registrati presso l’Rsa Istituto Configliachi e Casa Breda, ieri il Codacons ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Padova, in cui si chiede di estendere le indagini e di procedere per il reato di epidemia e omicidio plurimo doloso con dolo eventuale.
«Quanto accaduto nelle case di riposo non può ritenersi una epidemia casuale, ma è una vera e propria strage – afferma l’associazione –. Anziani, persone invalide, non autosufficienti, i più fragili tra i fragili che avrebbero dovuto essere al sicuro, sono venute a contatto col virus che, in molti casi, ha aggravato le loro condizioni conducendoli alla morte». Queste le motivazioni che hanno portato il Codacons ad agire legalmente. Sia la struttura di via Chiesanuova che l'istituto Breda di Ponte di Brenta sono sotto la medesima direzione. La richiesta è di «arrestare e perseguire penalmente i responsabili dei contagi e dei decessi avvenuti nelle Rsa di Padova a causa dell’incapacità nella gestione dell’emergenza - siano essi soggetti pubblici o privati - per la mancata adozione di tutti i provvedimenti previsti per affrontare l’emergenza coronavirus (mancanza di dispostivi di rianimazione, ventilatori, tamponi, mancato screening mediante tampone, mancanza di mascherine e altri presidi sanitari, mancato rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro, ecc.), per il reato di omicidio plurimo con dolo eventuale».

FASCICOLO SENZA INDAGATI
La scorsa settimana la procura di Padova ha aperto un fascicolo, modello 45 (senza indagati), su due decessi avvenuti nella casa di riposo gestita dall'istituto Configliachi. Gli anziani al centro della denuncia sono morti a fine marzo e le due famiglie denunciano opacità. «In base al nostro ordinamento il dolo eventuale si verifica quando un soggetto pone in essere un comportamento accettandone i rischi e le conseguenze che, seppur non volute, appaiono possibili – afferma il presidente Codacons, Carlo Rienzi –. Nel caso specifico le tante carenze sul fronte delle misure a tutela degli anziani ospiti delle Rsa e decisioni che erano certe condanne a morte per gli anziani hanno di fatto reso pressoché certo il verificarsi dei decessi all’interno delle strutture, allo stesso modo di un ubriaco che, consapevolmente, si mette alla guida di un’auto e provoca un incidente con morti e feriti». 
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