Colli Euganei, gestori di ville e castelli: «Bilancio pesante, un terzo di incassi in meno, solo Pasquetta vale un mese di fatturato»

Venerdì 10 Aprile 2020
Villa Barbarigo a Valsanzibio

PADOVA - Pasqua e Pasquetta, un periodo che ha sempre visto assoluti protagonisti i Colli Euganei. Ogni anno in passato si vedevano migliaia e migliaia di persone, tra scampagnate, visite fuori porta, pic nic sull'erba, visite culturali a musei, ville, castelli. Giornate da vivere tra natura, cultura e buon cibo all'aria aperta, oppure negli agriturismi, trattorie, ristoranti. Quest'anno tutto chiuso, e lo sarà per tutto il mese di aprile, lo è stato per tutto marzo, da sempre mesi di altissima stagione. Tutte le attività hanno dato massima collaborazione al fine di debellare la pandemia che proprio sui Colli ha visto il primo caso nazionale, e la collaborazione degli operatori è totale. Solo pochi - ristoranti e cantine - riescono a fare qualche delivery e consegne a domicilio. Ma quasi tutti hanno i cancelli chiusi, e zero entrate. E per certe attività è impossibile lasciare a casa i dipendenti, perché la natura non si ferma e in ambito agricolo e naturalistico - nei vigneti, negli uliveti e nei campi, e anche nei giardini storici e nei golf club - il lavoro deve continuare.

Per sottolineare quanto diventi pesante la chiusura di marzo e aprile per le aziende dei Colli, i proprietari e i gestori dei beni naturalistici e museali dei Colli Euganei hanno scritto una lettera appello indirizzata al presidente della Regione Luca Zaia, all'assessore al Turismo Federico Caner, e a tutti i rappresentanti politici parlamentari. La lettera è firmata da Giardino Monumentale di Valsanzibio, Castello del Catajo, Castello di San Pelagio, Tenuta Frassanelle, TVB-Museo Civico della Navigazione Fluviale (comunale, gestito dall'associazione Tvb), Villa dei Vescovi, Golf Club Montecchia, Golf Frassanelle, Golf di Galzignano, Golf Padova e Antiche Vie di Navigazione.

«Tutte le attività dei Colli Euganei vedono una perdita di circa un terzo degli incassi dell'anno 2020 rispetto al trend medio degli ultimi tre anni.

Aprile è infatti un mese di altissima stagione, e l'incasso della sola giornata di Pasquetta per molti è equivalente ad un mese di lavoro - scrivono -. Nella totale collaborazione con il decreto parlamentare, al fine di contenere la diffusione e nella speranza di veder sconfitto quanto prima il virus Covid 19, tutte le attività collaborano con massimo rispetto della normativa, ma riteniamo indispensabile sottolineare l'enorme sacrificio economico a cui andiamo incontro». 

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