Marito barbiere, moglie parrucchiera: «Non ce la facciamo, chiudiamo i nostri due negozi»

Lunedì 18 Maggio 2020 di Barbara Turetta
Marito barbiere, moglie parrucchiera: «Non ce la facciamo, chiudiamo i nostri due negozi»
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SACCOLONGO - Il lungo periodo di lockdown e le rigide disposizioni imposte per le riaperture terrà abbassate le serrande di due storiche botteghe di Saccolongo: quella dell'unico barbiere, Flaviano Vaccese, e del vicino salone da donna della moglie Anna Ramin. Le due storiche attività che da decenni si affacciavano sulla principale via Roma, a pochi passi dalla chiesa, rimarranno chiuse. Una decisione sofferta, ma pensata, dove non hanno pesato i tanti anni di lavoro che marito e moglie si portano sulle spalle, ma l'impossibilità e la difficoltà di adeguarsi rapidamente alle nuove indicazioni post quarantena, con il pericolo Covid-19 sempre in agguato. Un impegno durato a lungo per entrambi, ma il contatto quotidiano con i clienti, le chiacchiere con gli amici fra un taglio e l'altro e il poter garantire un servizio hanno sempre alleggerito la fatica.

Flaviano, 81 anni, ha cominciato a tagliare i capelli all'età di 13 andando per cinque anni a lavorare in una bottega a Padova. Dopo il militare ha aperto il suo negozio in centro a Saccolongo, per una decina d'anni ha avuto il negozio vicino alla casa di famiglia e poi si è spostato in via Roma dove ha lavorato fino a febbraio, fino a quando i primi contagi da Covid-19 hanno imposto la quarantena. La porta accanto è quella del salone della moglie Anna, 68 anni, di cui 50 passati a lavorare. «Non è una decisione facile - ha detto Anna -, dopo tanti anni di attività la scelta di chiudere definitivamente non è poi così leggera, ma l'attuale situazione causata dal Coronavirus ci ha fatto prendere questa decisione».
E ieri mattina per l'ultima volta Flaviano ha indossato la tua tipica tenuta da lavoro e ha aperto le porte del suo negozio da barbiere per un saluto. Con lui anche i figli Adamo, Mirko e Denis. Impossibile al momento salutare tutti i suoi clienti con un brindisi e una stretta di mano, ma idealmente l'ha fatto ieri alla vigilia della riapertura di tutte le attività. «Il nostro mestiere è un'arte, con le nostre mani tagliamo capelli e barbe, e creiamo acconciature che abbelliscono e incorniciano i volti - ha detto Flaviano -. Un lavoro che ci ha permesso di stare a stretto contatto con tante persone diverse, abbiamo ascoltato tante storie di vita che sono state utili anche a noi. Oggi, con il pericolo Coronavirus, non ce la sentiamo di essere parrucchieri astronauti e così guardiamo ad altri orizzonti». «Ai giovani mi sento di dire di amare sempre il proprio lavoro, anche se faticoso ha scritto nella sua agenda come insegnamento a chi inizia -, perché è uno dei tesori più grandi che si possa avere».
E se papà e mamma hanno deciso di chiudere i figli Mirko e Denis, che hanno seguito la strada dei genitori, stamattina sono pronti per la riapertura del loro salone da uomo Young Style di via Scapacchiò a Selvazzano, da 20 anni vicino alle Poste. «Siamo pronti alla ripartenza - ha spiegato Mirko abbiamo rivisto il nostro modo di lavorare e abbiamo riadattato il negozio. Fortunatamente abbiamo un arredamento che può essere rimodulato per ottenere postazioni con le giuste distanze. Ovviamente si accede solo su appuntamento, e laveremo i capelli a tutti clienti anche se il taglio da uomo non prevede per forza questo passaggio. In negozio mantelline e asciugamani saranno usa e getta, ci sono poi mascherine, guanti e gel igienizzante. Arriviamo da oltre due mesi di chiusura della nostra attività, un periodo per nulla facile, ma siamo pronti a rimboccarci le maniche per riprendere a lavorare». 
 
Ultimo aggiornamento: 19 Maggio, 11:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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