ABANO TERME - Un protocollo e un vademecum che si traducono in comportamenti e azioni concrete per l'ospitalità turistica al tempo del Covid19. Sono quelli prodotti dal Centro Studi Termali Pietro d'Abano con la collaborazione di Giorgio Palù, professore di Microbiologia e Virologia all'Università di Padova. Verranno condivisi con imprese, associazioni di categoria e parti sociali delle strutture del più grande complesso termale d'Europa, nella zona di Abano, Montegrotto e dei Colli Euganei. 107 strutture alberghiere, 11mila camere lbergo, 18mila posti letto per un totale di quasi 5mila dipendenti.
Il protocollo prevede la pulizia e la sanificazione degli spazi comuni e delle camere, le indicazioni per il check-in e il check-out, distanze obbligatorie, le modalità di accesso al ristorante e sala colazioni, l'utilizzo delle piscine e delle palestre, la somministrazione delle inalazioni termali e delle cure con i fanghi, il piano di pronto intervento nell'eventualità si dovesse presentare un caso sospetto. «La valutazione e una verifica costante del rischio - sottolinea Palù - permette di attuare, sia a livello strutturale che professionale e igienico sanitario, tutte quelle misure di risposta immediata che rendono possibile l'identificazione, l'isolamento e l'opportuno trattamento di eventuali sorgenti d'infezione».
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