Mattarella e i neo cavalieri per la battaglia Covid: anche tre medici padovani, altri veneti e friulani. Tutti i nomi

Mercoledì 3 Giugno 2020
Mattarella e i neo cavalieri per la battaglia Covid: anche tre medici padovani, altri veneti e friulani. Tutti i nomi
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PADOVA - Ci sono anche tre medici padovani tra i cittadini che il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha voluto insignire dell'onorificenza di Cavaliere al merito, perché si sono distinti nella lotta all'emergenza al Coronavirus. Mariateresa Gallea, Paolo Simonato, Luca Sostini sono I tre medici di famiglia di Padova che volontariamente si sono recati in piena zona rossa per sostituire i colleghi di Vò Euganeo messi in quarantena.

ALTRI VENETI E FRIULANI
E tra i neo cavalieri per la battaglia Covid ecco altri veneti e friulani: Marina Vanzetta, operatrice del 118 di Verona: ha soccorso una anziana donna e le è stata accanto fino alla morte; Bruno Crosato in rappresentanza degli Alpini della Protezione civile del Veneto che hanno ripristinato in tempi record 5 ospedali dismessi della regione; Cristina Avancini, l'insegnante di Vicenza che nonostante il contratto scaduto non ha interrotto le video-lezioni con i suoi studenti; Alessandro Santoianni e Francesca Leschiutta, direttore della casa di riposo della Parrocchia di San Vito al Tagliamento (Pordenone) e coordinatrice infermieristica che, insieme agli altri dipendenti, sono rimasti a vivere nella struttura per proteggere gli anziani ospiti.  

GALLEA: «NON SONO EROE»
«È un'onorificenza che mi lascia senza parole - dice la dottoressa padovana Gallea sorpresa dalla notizia -. Mi fa piacere. E la dedico a tutti i colleghi che in tutti questi mesi, soprattutto nel territorio (quello che vivo di più), hanno combattuto in silenzio fronteggiando l'emergenza e cercando di proteggere più possibile la rete ospedaliera, facendo il lavoro di frontiera, sul campo per cercare di ridurre il più possibile gli accessi in ospedale e facendo in modo che le persone potessero rimanere a casa. Consigliando e confortando i pazienti. È stato ed è importante, infatti, anche l'aspetto psicologico ed emotivo sul piano della gestione». Adesso, conclude , «la situazione è più tranquilla. Si sta riprendendo la normalità. Ma non è facile ritornare all'attività ordinaria perché comunque resta sempre il timore che la situazione possa all'improvviso cambiare. C'è prudenza sia da parte dei medici sia dei pazienti. Non possiamo, in questo momento abbassare la guardia e perdere tutto ciò». «Ho fatto semplicemente il mio dovere - ha ribadito la dottoressa Gallea -. Quello di essere andata in un posto dove c'era bisogno di me. Non si è trattato di un gesto eroico, non lo ritengo tale. Non ho fatto altro che mettere a disposizione la mia professione».

TUTTI GLI ALTRI NOMI
Ecco tutti i neo Cavalieri. Annalisa Malara e Laura Ricevuti, anestesista di Lodi e medico del reparto medicina di Codogno, sono le prime dottoresse ad aver curato il paziente 1 italiano. Maurizio Cecconi, professore di anestesia e cure intensive all'Università Humanitas di Milano, è stato definito da Jama (il giornale dei medici americani) uno dei tre eroi mondiali della pandemia. Don Fabio Stevenazzi del direttivo della Comunità pastorale San Cristoforo di Gallarate è tornato a fare il medico all'ospedale di Busto Arsizio. Fabiano Di Marco, primario di pneumologia al Papa Giovanni XXIII di Bergamo ha raccontato la tragica situazione della città e dell'ospedale. Monica Bettoni, ex senatrice e Sottosegretaria alla Sanità, medico in pensione, ha deciso di tornare in corsia a Parma. Elena Pagliarini è l'infermiera di Cremona ritratta nella foto diventata simbolo dell'emergenza coronavirus. Positiva, è guarita.



E ancora. Giovanni Moresi, autista soccorritore di Piacenza Soccorso 118, ha offerto una testimonianza del ruolo degli autisti soccorritori del 118.  Beniamino Laterza, impiegato all'Istituto di vigilanza «Vis Spa» e presta servizio nell'ospedale Moscati di Taranto, presidio Covid.
Del team dell'Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, struttura di eccellenza della sanità pubblica, fanno parte: Maria Rosaria Capobianchi, a capo del team che ha contribuito a isolare il virus. Concetta Castilletti, responsabile della Unità dei virus emergenti. Francesca Colavita, Fabrizio Carletti, Antonino Di Caro, Lucia Bordi, Eleonora Lalle, Daniele Lapa, Giulia Matusali, biologi.
Nel team di ricerca dell'ospedale Sacco e dell'Università degli Studi di Milano, poli di eccellenza nell'ambito del sistema sanitario e di ricerca nazionale: Claudia Balotta a capo del gruppo, ora in pensione. Nel 2003 aveva isolato il virus della Sars. Gianguglielmo Zehender, professore associato. Arianna Gabrieli, Annalisa Bergna, Alessia Lai, Maciej Stanislaw Tarkowski ricercatori.
Ettore Cannabona comandante della stazione dei carabinieri di Altavilla Milicia (Palermo), ha devoluto in beneficenza l'intero stipendio mensile. Mata Maxime Esuite Mbandà, giocatore per la squadra Zebra Rugby Club e per la nazionale italiana, volontario sulle ambulanze per l'Associazione Seirs Croce Gialla di Parma. Marco Buono e Yvette Batantu Yanzege della Croce Rossa Riccione hanno risposto all'appello della Lombardia che chiedeva aiuto a medici e personale con ambulanze. Renato Favero e Cristian Fracassi, il medico che ha avuto l'idea di adattare una maschera da snorkeling a scopi sanitari e l'ingegnere che l'ha realizzata. Concetta D'Isanto, addetta alle pulizie in un ospedale milanese. Fa parte di quella schiera di lavoratori che ha permesso alle strutture sanitarie di andare avanti nel corso dell'emergenza. Giuseppe Maestri, farmacista a Codogno, ogni giorno ha percorso cento km per recarsi in piena zona rossa. Rosa Maria Lucchetti, cassiera all'Ipercoop Mirafiore di Pesaro, ha lasciato una lettera agli operatori 118 donando loro anche tre tessere prepagate di 250 euro. Ambrogio Iacono, docente all'istituto professionale alberghiero Talete di Ischia. Positivo, ricoverato al Rizzoli di Lacco Ameno, ha continuato a insegnare a distanza nei giorni di degenza. Daniela Lo Verde, preside dell'istituto «Giovanni Falcone» del quartiere Zen di Palermo, ha lanciato una campagna di raccolta fondi per regalare la spesa alimentare ad alcune famiglie in difficoltà. Suo l'appello per recuperare pc e tablet per consentire ai suoi allievi di seguire le lezioni a distanza. Piero Terragni, imprenditore di Bellusco (Monza e Brianza), in seguito alla morte di un dipendente, Erminio Misani, che lasciava la moglie e tre figli, ha assunto la moglie Michela Arlati.
Ultimo aggiornamento: 20:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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