Case di riposo, profondo rosso: arriva il pronto soccorso del credito garantito

Martedì 2 Giugno 2020 di ​Federica Cappellato
Case di riposo, profondo rosso: arriva il pronto soccorso del credito garantito
PADOVA - Da oltre tre mesi a questa parte la dirompente emergenza innescata dal Covid-19 non è stata solo di stampo sociosanitario ma ha avuto pesantissime ripercussioni anche finanziarie. Il sistema delle case di riposo, per esempio, non è uscito con le ossa rotte, economicamente parlando. Con lo stop ai nuovi ricoveri imposto dalla pandemia e le nuove norme che impongono di lasciare liberi alcuni posti letto per possibili ospiti affetti da coronavirus, i problemi finanziari che hanno investito le strutture per la terza età rischiano ora di acuirsi. Per far fronte a queste difficoltà il Consorzio Cev, ente specializzato nel fornire soluzioni innovative alle pubbliche amministrazioni che nel padovano conta quarantasei soci tra enti locali e Ipab, mette a disposizione delle residenze uno strumento per agevolare l’accesso al credito. In pratica attraverso il Consorzio si ha la garanzia al cinquanta per cento per nuova liquidità. «La necessità di dover attingere a nuova liquidità per riequilibrare i flussi finanziari si scontra con la difficoltà a interloquire con il sistema bancario in quanto, mai come in questo periodo, è restio a concedere nuova finanza se non supportata da adeguate forme di garanzia – sottolinea il presidente del Consorzio, Andrea Augusto Tasinato -. Per questo il Consorzio Cev ha individuato una formula che consentirà di migliorare l’accesso al credito. Ciò avverrà mediante il supporto di un Cofidi, ovvero di una struttura che garantisce il sistema bancario per almeno una parte dell’ammontare di cui si necessita».

Nel dettaglio, il Consorzio Fidi - previa analisi della documentazione contabile - si rende disponibile a rilasciare a un istituto di credito una garanzia a prima richiesta assoluta del 50% sul valore del finanziamento richiesto. «Siamo entrati nella Fase 2, che deve essere necessariamente di ripartenza, ma che ha bisogno di essere supportata con strumenti adatti. Molte case di riposo sono allo stremo delle forze, dopo mesi difficilissimi sotto ogni punto di vista – conclude Tasinato -. C’è bisogno di uno sforzo comune perché queste realtà sono irrinunciabili per le nostre comunità e soprattutto per le famiglie che possono contare su un aiuto indispensabile nella cura dei propri cari. Il Consorzio Cev non si tira indietro e ha voluto fare la propria parte con un servizio concreto, che speriamo possa dare un po’ di respiro».

Il Cev è un Consorzio di diritto privato, a totale partecipazione pubblica, specializzato nel fornire soluzioni innovative per le attività delle pubbliche amministrazioni che vogliono attuare modelli di gestione improntati all’efficienza e al risparmio. Costituito nel 2002 per accorpare i fabbisogni degli associati in ambito energetico e garantire la riduzione dei costi di approvvigionamento, oggi il Cev è il punto di riferimento di più di 1000 consorziati distribuiti sull’intero territorio nazionale. Negli anni sono stati realizzati importanti progetti che hanno consentito ai soci Cev di conseguire risparmi attraverso l’autoproduzione del proprio fabbisogno energetico e l’efficientamento di impianti e strutture, ottenendo nel 2015 anche un importante finanziamento dal Fondo europeo Elena (European local energy assistance) a favore dei Comuni aderenti al Progetto “Mel” per la riqualificazione degli impianti di pubblica illuminazione. Grazie all’attività svolta dal 2002 ad oggi a supporto dei Comuni soci, la Commissione Europea ha riconosciuto al Cev il ruolo di “Sostenitore” della campagna “Patto dei Sindaci” e, dal 2017, anche il ruolo di “Sostenitore” del nuovo “Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia”. Il Consorzio conta attualmente oltre mille soci, per la precisione 1.047 tra enti locali e case di riposo. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci