Coronavirus nella casa di riposo: una dipendente positiva all'Ira, 60 tamponi

Lunedì 20 Luglio 2020 di Nicoletta Cozza
Coronavirus nella casa di riposo: una dipendente positiva all'Ira, 60 tamponi

PADOVA Sono 29 i nuovi contagi a Padova, sui 40 registrati complessivamente ieri nel Veneto. La maggioranza, quindi, è nella nostra provincia, dove la curva di crescita ha fatto registrare un ulteriore incremento significativo, confermando il trend in salita dell'altro ieri. L'ultimo report elaborato dalla Regione, infatti, evidenzia nel territorio patavino 155 casi positivi al tampone, 237 persone in isolamento domiciliare, 18 ricoverati nel reparto di Malattie Infettive più un altro paziente, l'imprenditore agricolo 58enne di Borgo Veneto, in terapia intensiva. 

L'ISTITUTO
La novità più rilevante è arrivata dall'Ira, l'Istituto di Riposo per Anziani di via Beato Pellegrino, dove un'operatrice straniera è risultata positiva e quindi un intero reparto è stato immediatamente chiuso. Sessanta tra dipendenti e anziani ospiti sono stati sottoposti al test e oggi si valuterà se allargare gli accertamenti all'intera struttura. 
Brutte notizie arrivano pure dal Maap, dove i dati evidenziano una crescita dei soggetti colpiti dal Covid. Oltre al titolare dei due Bar Reffo situati all'interno del polo della logistica, finito l'altro ieri in ospedale, e al parente che lavora con lui, si sono aggiunti, sempre ieri, tre sorelle e un cugino, che prestavano servizio anche loro nei pubblici esercizi a conduzione familiare, che sono stati immediatamente chiusi. A questi cinque, tutti in isolamento domiciliare, va poi sommato il sesto caso rilevato sempre al Mercato Agro Alimentare, quello di un fruttivendolo settantenne di nazionalità italiana, il quale frequenta abitualmente il Maap per rifornirsi di frutta e verdura che poi vende nella sua attività. Non si sa se nei giorni scorsi si sia recato nei locali dei Reffo, e quindi possa essere stato contagiato in quella circostanza, ma Il Dipartimento di Prevenzione dell'Ulss 6 Euganea sta cercando di tracciare tutti i contatti che ha avuto sia all'interno del Mercato, che all'esterno.

NEI PADIGLIONI
Questa mattina alle 6 continuerà l'attività nel punto-tamponi dentro al Maap e verranno sottoposte al test circa 400 persone che operano nella struttura, partendo da coloro che svolgono le loro mansioni in prossimità del chiosco con il bar Reffo. Ieri, poi, nel distretto sociosanitario di via Temanza sono stati effettuati 123 tamponi a cittadini che avevano fatto la prenotazione, tra cui alcuni della comunità camerunense che, assieme ad altri 200 invitati, avevano partecipato il 4 luglio alla commemorazione funebre al Parco della Fenice, da dove si era scatenata una catena con 17 contagi. 
Il punto sulla situazione del Maap è stato fatto ieri dal neo presidente Maurizio Saia. «Riprenderanno i test a cui verranno sottoposti anche 20 lavoratori camerunensi, oltre a tutti gli altri. Nel frattempo si procede con le operazioni di sanificazione capillare, che hanno interessato perfino le plafoniere dei punti luce. A chi entra sarà misurata la febbre e abbiamo dato disposizioni alla vigilanza affinché adatti una linea ancora più rigorosa nei controlli, bloccando, e immortalando con la videosorveglianza, chi si aggira senza mascherina, o non rispettando la distanza anti assembramento. Inoltre - ha detto ancora Saia - da oggi riprenderà la distribuzione dei volantini in 5 lingue, in maniera che i camionisti, i quali peraltro hanno il divieto di scendere dai loro mezzi, siano al corrente delle restrizioni a cui devono attenersi».

E a supportare l'attività di monitoraggio al Maap sempre oggi arriveranno i volontari del gruppo comunale della Protezione Civile, come spiega l'assessore Andrea Micalizzi, che ha la delega specifica. «Metteremo a disposizione una squadra di 4/5 persone - ha annunciato - che opererà prevalentemente nel punto-tamponi. Il virus è in circolo, ma rispetto ai mesi scorsi quando si era registrato il maggior numero di contagi, ora siamo in grado di mettere in campo azioni mirate per evitare che si diffonda».

IN PROVINCIA
Intanto nel Comune di Ponte San Nicolò, dove è risultata positiva al test una dipendente cinquantenne dell'Ufficio Tecnico, che da qualche giorno è in isolamento nella sua abitazione, sono stati sottoposti al tampone altri venti dipendenti e oggi, come ha assicurato il sindaco Martino Schiavon, si avranno i risultati, in base ai quali si stabilirà se allargare il numero delle persone a cui effettuare gli accertamenti.

Infine, in via precauzionale, è stata chiusa al pubblico la casa di riposo Scarmignan di Merlara: i parenti, quindi, potranno salutare gli anziani congiunti solamente attraverso il vetro. Nella struttura, durante il periodo più critico dei contagi, c'erano stati 34 decessi. 

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