Calcio Padova: i biancoscudati rinunceranno a un mese e mezzo di stipendio

Domenica 3 Maggio 2020 di Pierpaolo Spettoli
L'ACCORDO I giocatori della prima squadra rinunceranno a un mese e mezzo di stipendio

PADOVA - Se ne parlava da qualche settimana, adesso è arrivata la fumata bianca. Il Padova pagherà una mensilità e mezzo in meno ai giocatori. È questo l'accordo raggiunto dal club biancoscudato con Cherubin e compagni sulla riduzione degli stipendi a seguito della sospensione dell'attività agonistica per l'emergenza Coronavirus, in linea con quanto già fatto anche da altre società professionistiche. 
Dei quattro mesi di emolumenti che mancano (marzo, aprile, maggio e giugno) i giocatori hanno accettato di prenderne due e mezzo rivedendo al ribasso i loro contratti e venendo così incontro alla proposta avanzata dalla società, consapevoli della situazione che a livello nazionale sta costringendo tanti lavoratori e tante aziende a riconsiderare i propri orizzonti economici. Una decisione che è stata presa dalla squadra senza conoscere le decisioni degli organi federali riguardo all'eventuale ripresa dell'attività agonistica e al completamento della stagione, per la quale sarà cruciale l'assemblea dei club di Lega Pro in programma giovedì e nel corso della quale sarà votata la posizione da presentare al consiglio federale che si terrà il giorno seguente.
L'accordo rappresenta anche un'ulteriore manifestazione di correttezza e della consistenza dei rapporti umani e professionali che si sono instaurati tra la dirigenza e i giocatori dall'inizio della stagione. 
DECISIONE CONDIVISA
Il direttore sportivo Sean Sogliano ha avuto un ruolo centrale nell'accordo, facendo da tramite tra i vertici della società e i biancoscudati. «È stata una decisione condivisa da tutti: proprietà, società e giocatori. Non c'è stata una trattativa perché non stiamo parlando di una situazione normale su un contratto, ma di una situazione che ha colpito tutte le squadre e tutta l'Italia. Ai ragazzi ho fatto presente quello che pensavo da persona più grande di loro che oggi fa il dirigente, ma che ieri era un calciatore. È stata una cosa condivisa con i giocatori e abbiamo trovato un accordo di riduzione perchè un po' penso che sia un atto dovuto in questo momento e un po' alla fine è sempre un aiuto che si dà alla società per poter cercare di guardare avanti sempre con ottimismo. Un atto che non rappresenta niente di straordinario, ma i giocatori hanno parlato molto tra loro e sono stati bravi nel recepire il messaggio: hanno capito che è una cosa giusta anche per loro e penso che alla società abbia fatto piacere. Dopo per quanto riguarda tutto il resto si vedrà cosa succede».
CASSA INTEGRAZIONE
Intanto la Lega Pro ha avanzato la richiesta al governo che nelle prossime misure sia prevista la cassa integrazione in deroga per i contratti dei giocatori che percepiscono al massimo cinquantamila euro lordi all'anno. Strumento al quale il club di viale Nereo Rocco sembra essere intenzionato a ricorrere. «Siamo in attesa di capire se ci sarà o meno. Intanto l'accordo di riduzione degli stipendi riguarda tutti i giocatori della prima squadra, tra i quali abbiamo tre-quattro situazioni con contratti fino a cinquantamila euro lordi. Se ci sarà la cassa integrazione, per questi contratti non ci sarà bisogno della riduzione degli stipendi».
A STRETTO GIRO DI POSTA
L'intesa sulla riduzione degli stipendi di una mensilità e mezza riguarda solo i giocatori, mentre a stretto giro di posta sarà affrontato il medesimo discorso anche con Andrea Mandorlini e con tutti gli altri collaboratori che compongono l'area tecnica. «Con lo staff non abbiamo ancora fatto accordi perchè è una situazione più semplice. Siamo in pochi e parleremo anche con loro. Qualcosa magari abbiamo già accennato, ma successivamente troveremo un punto d'accordo».
 

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