PADOVA - Nel bar che porta il nome del virus scatta la multa per mancato rispetto del “coprifuoco” previsto dai Dpcm.
Il locale aveva già fatto scalpore per la scelta del nome, da tanti ritenuto inappropriato e di cattivo gusto. L’amministrazione aveva sollecitato il cambio di denominazione ottenendo però soltanto la rimozione delle insegne pubblicitarie posizionate lungo la regionale 10, sanzionate perché prive di autorizzazione. Sabato sera è scattata un’altra multa, da 400 euro, stavolta per violazione delle disposizioni anticovid. A mezzanotte e quaranta, quando i carabinieri sono passati a controllare, ai tavoli c’era ancora una quindicina di persone nonostante il Dpcm imponesse la chiusura delle attività a mezzanotte. «Errore mio, non sono riuscito a far uscire i clienti in orario – ammette il titolare – quando la gente si diverte è difficile mandarla via».