
Mercoledì 9 Gennaio 2019, 12:08
«Schiavo della coop, pagai 30mila euro. E le aziende sanno»

di Alberto Rodighiero
«Per farmi venire in Italia la mia famiglia ha pagato quasi 30.000 euro e molti dei miei compagni di viaggio non prenderanno un euro di stipendio fino a che non ripagheranno il loro debito». Anik (il nome è di fantasia) è indiano, è sui 35 anni, è nato in un villaggio minuscolo a un centinaio di chilometri da Madras e vive in Italia da circa 6 anni. Mentre parla, sorseggiando un caffè in un bar dell'Arcella, tiene gli occhi sempre bassi. Il timore più grande, infatti, è quello di essere riconosciuto e che gli intermediari che gli hanno consentito di arrivare a Padova possano vendicarsi con i suoi familiari che ancora vivono in India. Nonostante questo, non rinuncia a raccontare. La speranza di Anik, infatti, è quella che, dopo l'inchiesta della Procura di Pordenone nei confronti di Work Ambiente, cooperativa che per la Finanza fa ancora riferimento al consorzio Work service group con sede a Padova, qualcosa possa finalmente cambiare.CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO

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