Test di medicina: crollo delle iscrizioni. Al via il concorso per 955 candidati


Martedì 26 Luglio 2022
Il concorso alla fiera di Padova per entrare a medicina

Sono 955 gli iscritti al concorso di ammissione alle Scuole di specializzazione in Medicina che oggi, 26 luglio, a partire dalle 14 al padiglione 7 della Fiera, si confronteranno con il test d’ingresso nazionale. Il numero di candidati quest’anno è inferiore rispetto al solito (1.139 nel 2021, 1.413 nel 2020 e di 1.782 nel 2019) perché il test si tiene anche a Trieste, Udine, Trento e Verona.

Nel triennio precedente, invece, Padova era maggiormente di riferimento per il Nord. 

I dati dei partecipanti

Il Ministero dell’università e della ricerca, in ragione dell’emergenza pandemica, ha infatti richiesto a tutti gli atenei che hanno una Scuola di Medicina e chirurgia di mettersi a disposizione per fornire le sedi dello svolgimento della prova. L’ingresso dei giovani medici è previsto da via Venezia, cancello “S”. Il test di ingresso viene svolto su un applicativo creato da Cineca al pc e consiste nella risposta multipla a 140 quesiti. I candidati hanno a disposizione 210 minuti. Gli iscritti sono 521 (55%) femmine e 434 maschi (45%)
Padova vanta 47 Scuole di specializzazione attivate e accreditate: quelle con la numerosità più alta risultano essere Anestesia e rianimazione, Pediatria, Chirurgia generale, Medicina interna, Medicina dell’emergenza e urgenza, Geriatria. Quest’anno però il Ministero non ha ancora determinato il numero di contratti attribuiti a Padova e nemmeno la ripartizione tra le Scuole. A livello nazionale i contratti di formazione medico specialistica sono aumentati, portandosi a più di 13mila. Analizzando lo storico dell’ultimo triennio l’Università di Padova ha visto un trend crescente di contratti passando dai 524 nel 2019, 813 nel 2020 e 979 nel 2021.
Michele Nicoletti, segretario generale FederSPecializzandi, afferma: «Tra borse ministeriali e regionali, oltre ai posti che verranno banditi nel corso per la formazione specifica in medicina generale, si dovrebbe continuare ad erodere l’imbuto formativo. Alcune branche andranno a ruba, ma per altre si rischia che rimangano non assegnate come successo lo scorso anno. C’è ancora molto da fare». 

Ai test anche l'ex rappresentante degli studenti

Oggi al test ci sarà anche Gabriele Gazzaneo, ex rappresentante degli studenti in Consiglio del Corso di Medicina, laureato a dicembre 2021. «Oltre alla normale tensione, è anche molto emozionante partecipare a questo concorso alla luce dei risultati ottenuti negli ultimi anni con le mobilitazioni degli studenti, degli specializzandi e dei giovani medici che hanno rivendicato il superamento del cosiddetto imbuto formativo - afferma Gazzaneo - che da tanti anni minacciava non solo la continuità formativa degli aspiranti medici, ma anche il diritto alle cure e la salute di tutti i cittadini. Le borse previste quest’anno - anche se non raggiungono propriamente il rapporto 1 a 1 con i concorrenti - sono un risultato che sarebbe sembrato utopistico fino a pochi anni fa. Ma grazie all’unione di tante voci, divenute ancora più forti nei tempi di pandemia, l’aumento delle borse è diventato una priorità del Ministero».
 

Ultimo aggiornamento: 11:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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