Dal Volontariato allo Sport: Padova sempre "Capitale europea"

Venerdì 3 Settembre 2021 di Alberto Rodighiero
Il nuovo riconoscimento è frutto del grande impegno di tantissime società sportive, dalle più grandi alle più piccole

PADOVA - Nel 2023 Padova sarà Città europea dello sport. Dopo essere stata Capitale europea del volontariato nel 2020 e aver ottenuto, lo sorso luglio, il riconoscimento dell’Unesco per i suoi affreschi trecenteschi, la città del Santo si aggiudica un altro riconoscimento di livello internazionale. 
Ad annunciarlo, non senza una certa emozione, ha provveduto ieri mattina, durante la presentazione del nuovo parco pubblico all’interno dell’Ansa Borgomagno, l’assessore allo Sport Diego Bonavina. «Non posso negare che quando è arrivata la comunicazione ufficiale di Aces Europa, ovvero l’ente che assegna il rinascimento, sono stato sopraffatto dalla gioia– ha detto Bonavina - Motivando la sua decisione, infatti, Aces ha spiegato che la nostra città “è realmente un ottimo esempio di sport per tutti come strumento di benessere, integrazione, educazione e rispetto”. Ci hanno detto anche che abbiamo sviluppato un’esemplare politica sportiva con grandi impianti, programmi e attività».
 

EVENTI
«Voglio condividere questo riconoscimento con tutte le associazioni sportive di Padova, con tutti i volontari che amano lo sport e con tutti gli sponsor che credono al nostro mondo – ha detto ancora l’esponente della lista Giordani - Come amministrazione deve essere uno stimolo ulteriore ad investire in nuove strutture, migliorare le esistenti e continuare ad organizzare eventi, guardando sempre con attenzione allo sport per tutti. Un particolare ringraziamento va a tutto il settore servizi sportivi e a Sg plus che ci hanno accompagnati in questo percorso vincente». 
Ma cosa succerà, dunque, tra due anni, quando Padova sarà chiamata ad onorare questo riconoscimento? «Non c’è ombra di dubbio che, diventando città europea della sport, avremo la possibilità di organizzare eventi sportivi di portata internazionale. Eventi che andranno ad affiancare quelli che già si svolgono a Padova – ha concluso l’assessore – il riconoscimento, poi, ci darà la possibilità di ottenere dei punti aggiuntivi in caso di partecipazione ai bandi pubblici. Questo significa una cosa molto semplice: la possibilità di avere più risorse per la realizzazione di nuovi impianti sportivi». 
 

IL SINDACO
Il riconoscimento è stato accolto con entusiasmo anche dal sindaco Sergio Giordani. «Si tratta di una bellissima notizia per Padova – ha commentato il primo cittadino - Un’occasione per investire ancora di più sullo sport di base e sulle nostre eccellenze. Lo sport è salute, socialità e amicizia. Voglio dire pubblicamente grazie a Bonavina». 
«Siamo fieri di questo grande traguardo - ha detto, poi, il senatore dell’Udc Antonio De Poli - Lo sport ha un aspetto sociale, oltre che agonistico, ed è motore di cambiamenti. Penso ad esempio al grande valore dell’inclusione sociale che lo sport trasmette ma anche al fatto che la pratica sportiva rappresenti uno strumento formativo per i nostri ragazzi, incidendo sugli stili di vita e sulla quotidianità. Con questa candidatura oggi la città di Padova dimostra di essere attenta ai valori e principi etici dello sport».
 

VALORI
«Il titolo di città europea dello sport 2023, assegnato a Padova dall’Aces, è un ulteriore riconoscimento che per la nostra città si aggiunge a quello assegnato dal comitato Unesco al ciclo di affreschi del Trecento e prima ancora a Padova capitale europea del volontariato – ha concluso Samuel Scavazzin segretario generale della Cisl Padova Rovigo - Ne siamo orgogliosi perché questo risultato contribuisce ad affermare i valori fondanti dello sport come la coesione sociale, il rispetto delle persone e delle regole, la condivisione, la responsabilità e lo spirito di sacrificio, indispensabili per una convivenza civile sana. Ancora, lo sport è veicolo di inclusione, come dimostrano le Paralimpiadi in corso a Tokyo, che hanno visto sul podio tanti atleti padovani. Ci auguriamo che questa responsabilità rappresenti anche l’occasione per un ulteriore miglioramento nelle strutture sportive, perché siano messe a disposizione di tutti, soprattutto dei bambini e dei ragazzi». 

 

Ultimo aggiornamento: 08:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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