Tollerenza zero dalle forze dell'ordine sul Far West in pieno centro

Venerdì 25 Giugno 2021 di Marina Lucchin
Piazza Duomo presidiata dagli agenti

PADOVA - Pestaggi in piazza, intimidazioni nella comunità di recupero per minorenni, ma anche movida e schiamazzi notturni. Argomenti delicati, tanto che ieri mattina all’incontro del Comitato ordine e sicurezza pubblica, organizzato dal prefetto Raffaele Grassi, è stato invitato anche il procuratore capo di Padova, Antonino Cappelleri visto che sull’aggressione ai due ragazzi, pestato in piazza Duomo, è stato aperto un fascicolo e l’Arma, che sta eseguendo le indagini, ha già individuato grazie alle telecamere i responsabili. Presenti in prefettura il questore Isabella Fusiello, i comandanti provinciali dell’Arma e della Guardia di Finanza, Luigi Manzini e Michele Esposito, il presidente della Provincia Fabio Bui, e il sindaco di Padova, Sergio Giordani.
VIOLENZA 
Il primo argomento all’ordine del giorno è stata proprio la violenta aggressione avvenuta in Piazza Duomo nella notte tra venerdì e sabato. «Sul grave episodio sono in corso attività investigative volte all’individuazione dei responsabili. Ripongo massima fiducia nel lavoro degli inquirenti — ha dichiarato il prefetto — e confido nel buon esito delle attività. Quanto accaduto è inaccettabile: tolleranza zero verso episodi analoghi». 
Grassi sottolinea: «Il fatto evidenzia un grave disagio giovanile da parte degli autori. Ovviamente le indagini chiariranno se effettivamente si è trattata di una aggressione di stampo omofobo e in che termini. Sul tema l’attenzione è massima, ma ho chiesto i dati alle forze dell’ordine e non registrano indici di incidenza significativi». 
CRIMINALITÀ
Si è poi parlato dell’incursione nella sede della Comunità Kidane Campus, tanto che il prefetto ha invitato a partecipare alla riunione del Cosp anche il fondatore, don Luca Favarin per esprimergli vicinanza. «Anche in questo caso l’attività investigativa è in corso - spiega Grassi - per i profili di competenza prefettizia ho quindi disposto misure di vigilanza da parte delle forze dell’ordine per la sede della comunità.
LA RIPRESA 
Da ultimo, è stato affrontato il tema della “movida” nelle piazze e la connessa attività di controllo del territorio, svolta attraverso dispositivi elastici e flessibili, unanimemente ritenuti adeguati e modulabili ove opportuno. «Ho preferito - chiude il prefetto - non modificare le attuali disposizioni anche perchè non si sono registrati espisodi tali da prendere in considerazione iniziative più restrittive. In particolare, l’aggressione in piazza Duomo, è avvenuta a notte fonda, fuori dal contesto della “movida”».
SCHIAMAZZI NOTTURNI
Infine, sul fronte della sicurezza urbana, nelle zone della “movida”, il Comune sta valutando l’adozione di una specifica ordinanza sindacale volta al contenimento dei rumori molesti, lamentati in particolare nelle piazze e in aree abbastanza circoscritte del centro storico. 
A tal proposito interviene il sindaco Sergio Giordani: «Non ritengo utile limitare la socialità delle persone, di tutti i padovani, solo per alcuni singoli episodi “sbagliati”. Ecco perchè non ho deciso di modificare i limiti della mezzanotte, per quanto riguarda la musica, e le due, per la somministrazione di alcolici. Lavoriamo da 4 mesi per garantire la socialità nella città, distribuendo gli eventi, in particolare nei parchi, proprio per evitare assembramenti. Certo è che il diritto al riposo è importante. Per questo sto valutando con l’assessore Bonavina un’apposita ordinanza, limitata nel tempo e ad alcune zone, perchè abbiamo riscontrato episodi in cui gente si raduna con amplificatori ben oltre l’orario limite. Chi lavora il giorno dopo ha diritto di riposare».

 

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