Comet, il Comune vince la causa, parte la bonifica dell'area. Dopo 10 anni intervento da 443.000 euro

Domenica 30 Gennaio 2022 di Cesare Arcolini
Il sindaco Marcello Bano e l'assessore Giovanna Carraro davanti all'ex Comet

NOVENTA PADOVANA - Un inquinamento ambientale che da parecchio tempo metteva a rischio la salute della popolazione, senza contare che a pochi passi dalle abitazioni si trova anche la Casa di riposo. Ora la svolta epocale, il primo grande successo dell'amministrazione che si è insediata lo scorso 4 ottobre. «Una sentenza storica per il comune di Noventa. La dimostrazione che il lavoro di squadra e la concretezza portano a risultati importanti». É il commento del sindaco Marcello Bano sulla decisione del giudice del Tribunale di Padova, Antonella Guerra, di accogliere la richiesta dei legali del Comune di sequestrare la ditta Comet di via Tasso.


LA SODDISFAZIONE

Uscendo dal tribunale i difensori del Comune, l'avvocato Alessandra Nalon e il collega Marco Cristian Cassandro, si sono detti soddisfatti dell'esito. «Ora che abbiamo garantito il credito del Comune è necessario procedere nei termini anche con il giudizio di merito. Finalmente il Comune può effettivamente tutelare la salute dei cittadini. Attendiamo fiduciosi anche la sentenza relativa al procedimento contro l'ordinanza ingiunzione irrogata a Comet».
Il Comune intende ora procedere alla bonifica del tetto in eternit ed amianto che da troppi anni sta mettendo a serio rischio i residenti della zona. Chiara la sentenza, che evidenzia la pericolosità del rivestimento della fabbrica Comet. Nel documento si legge infatti che la necessità urgente di procedere alla bonifica era emersa già dieci anni fa a seguito di verifiche messe in atto dai tecnici dell'Arpav. I costi dell'intervento che il Comune si accinge ad eseguire, sostituendosi alla proprietà, sono quantificati dalla ditta incaricata della progettazione in 443mila euro. Non appena la società Comet venderà la struttura per bonificare definitivamente l'area, il Comune verrà risarcito della somma spesa.

Tale liquidità uscirà dall'alienazione di alcuni immobili di proprietà comunale.


LE CRITICHE

L'assessore Giovanna Carraro, avvocato di professione, con delega agli Affari Legali, ieri ha criticato la vecchia amministrazione. «Si è comportata come una tartaruga, ha tergiversato senza rendersi conto dei rischi per la salute che i cittadini stanno correndo con quel mostro ambientale situato in pieno centro. Adesso finalmente l'incubo è giunto ai titoli di coda. Il cuore del paese merita un altro scenario». Ha chiuso il sindaco Bano: «Alle critiche sterili, preferisco far parlare i fatti. Avanti così, siamo sulla strada giusta».

 

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