Coltellate in stazione per un cellulare: grave tunisino

Martedì 29 Giugno 2021 di Silvia Moranduzzo
Stazione di Padova, esterno

PADOVA Tentato omicidio e rapina. È l'accusa nei confronti di un 36enne tunisino, Fakhri Ben Zrab, che ha accoltellato un connazionale a due passi dalla stazione nel primo pomeriggio di ieri.
Era da poco passata l'una quando in via Donghi, la stradina che collega il piazzale della stazione con via Tommaseo, è scoppiata una feroce lite. Ben Zrab, tunisino di 36 anni, litigava in arabo con un connazionale di 55 anni. Le voci si sono alzate, i toni si sono fatti minacciosi. Poi il 36enne ha estratto un coltello e ha colpito due volte al petto e una al braccio il connazionale, ferendolo gravemente.

Una volta caduto a terra, ha rovistato nelle tasche della vittima e gli ha preso il cellulare. Un uomo originario del Congo ha visto tutta la scena e ha immediatamente chiamato la polizia che, a sua volta, ha allertato il Suem. Servivano soccorsi immediati per la vittima che continuava a sanguinare copiosamente, riverso a terra sotto gli occhi terrorizzati dei passanti.


L'INSEGUIMENTO

Mentre arrivava la polizia, un 47enne italiano, noto tossicodipendente, è corso dall'amico accoltellato. Ha cominciato a urlare in direzione di Ben Zrab, terrorizzato di poter perdere uno dei suoi amici. La discussione è presto degenerata al punto che il 47enne si è avvicinato minacciosamente all'aggressore. Questi, impaurito, è scappato verso corso del Popolo più veloce che poteva e l'altro ha cominciato a rincorrerlo. In mano aveva un coltellino. Forse meditava vendetta. La polizia ha posto fine alla vicenda. Mentre i medici del 118 si occupavano del ferito e lo portavano in urgenza in ospedale, dove rimane ancora ricoverato in gravi condizioni e in prognosi riservata, i poliziotti si sono dedicati ai due uomini che si rincorrevano.
La descrizione del 36enne è stata diramata dalla centrale a tutte le pattuglie presenti sul territorio in quel momento. Il 47enne è stato bloccato su corso del Popolo e privato del coltellino, arma che gli è costata una denuncia per porto abusivo di oggetti atti a offendere. Ben Zrab, invece, appena ha visto le divise ha capito di essere in guai seri e ha cercato di nascondersi nel parcheggio degli autobus vicino alla stazione. Nella corsa ha lanciato via il coltello con il quale ha ferito il 55enne, finito sotto un mezzo di Busitalia in via Goldoni. Gli agenti lo hanno ammanettato e portato in questura, con l'accusa di tentato omicidio e rapina.


IN CARCERE

Il pubblico ministero di turno, Andrea Girlando, ha stabilito che Ben Zrab fosse condotto in carcere. Nel piazzale della stazione il via vai quotidiano è ripreso in fretta. I clienti sono tornati a sedere ai tavolini dei bar ma la scena è ancora viva nelle menti dei testimoni. «Scusa, non ne voglio parlare. Davvero», scuoteva la testa il barista della Bottega del Dersut. Una scena che ha sconvolto i testimoni, consumatasi proprio a fianco al bar e alla quale hanno assistito camerieri e avventori. «È successo durante la pausa pranzo, noi avevamo appena staccato racconta una delle dipendenti del negozio di telefonia vicino all'albergo Grand'Italia Abbiamo visto una gran confusione ma non siamo usciti a vedere, avevamo paura, poteva essere pericoloso. Anzi, ci siamo barricati dentro. Da quello che abbiamo capito un uomo è stato accoltellato al petto da un altro, credo fossero stranieri. Per carità, non è la prima che accade da queste parti».
Sull'accaduto è intervenuto anche Alain Luciani, consigliere comunale in quota Lega, che ha pubblicato sui social le foto delle Volanti della polizia arrivate sul piazzale della stazione. «Grazie come sempre alle forze dell'ordine sempre in prima linea. Ma per l'amministrazione va tutto bene, anzi benissimo», ha ironizzato Luciani. Ben Zrab non è un volto nuovo alle forze dell'ordine. Nel 2015 è stato sorpreso nella stazione di Camposampiero dai carabinieri mentre con un complice vendeva eroina e cocaina a due 34enni di Feltre. Ben Zrab e l'amico aspettavano i clienti in auto e lo scambio è avvenuto mentre si dirigevano verso l'ospedale, pedinati dai militari.
 

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