Collezionista d'opere d'arte truffato: fiuta l'affarone...compra 81.000 euro di patacche

Venerdì 2 Aprile 2021 di Cesare Arcolini
Truffe d'arte, foto di repertorio
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MASSANZAGO - Si è lasciato prendere la mano, convinto di potersi arricchire nel ramo della compravendita delle opere d'arte. Ha acquistato da una galleria d'arte quadri che pensava di valore, con l'intento poi di rivenderli a costi importanti: ma di fatto si sono rivelati della patacche. Maxi truffa ai danni di un collezionista di 66 anni di Massanzago. L'uomo è stato indotto ad effettuare un investimento di 81 mila euro, ma i quadri da lui acquistati sono rimasti invenduti e, soprattutto, non gli sono mai stati consegnati. I carabinieri della stazione di Trebaseleghe l'altro giorno al termine di un'indagine iniziata alla fine dello scorso anno hanno denunciato in concorso per truffa A.D.G.

di 59 anni, di Bergamo, e il complice N.C. di 39 anni, di Pieve Emanuele (Milano). Due volti noti alle forze dell'ordine per reati analoghi.

Secondo la ricostruzione dei fatti sarebbero rispettivamente l'amministratore e il socio di una galleria d'arte di Bergamo. Gli stessi sei mesi fa hanno ricevuto mandato dal collezionista di Massanzago per vendere alcune opere librarie e dei dipinti. L'occasione ha permesso ai truffatori di conquistare la fiducia della vittima, convinta ad acquistare quadri del presunto valore di 81 mila euro, con la promessa che sarebbero poi stati rivenduti a un altro amatore per una cifra ancora più interessante. Subito dopo aver siglato l'accordo, la vittima ha effettuato il bonifico. Poi ha atteso invano che un fantomatico mercante d'arte tedesco acquistasse ciò che lui aveva comprato per investimento, ma la vicenda si è insabbiata e il sessantaseienne è rimasto senza soldi e senza quadri.

Dopo aver tentato inutilmente di ricontattare i soci in affari di Milano e Bergamo, rendendosi conto che le coppia con cui si era messo in trattativa non aveva alcuna intenzione di restituirgli i soldi, non ha potuto far altro che recarsi dai carabinieri per formalizzare la denuncia. Nei giorni scorsi i militari dell'Arma hanno denunciato per truffa continuata in concorso l'amministratore e il socio della galleria d'arte. L'appello dei carabinieri è di contattare prontamente i numeri d'emergenza, o rivolgersi in caserma, nel caso qualcuno si rendesse conto di essere finito in un raggiro analogo. C'è il sospetto degli inquirenti che l'uomo di Massanzago sia solo l'ultima di una lunga lista di vittime. La beffa finale per lui si è avuta quando i carabinieri, dopo aver consultato un esperto, hanno spiegato che i quadri pagati 81mila euro sarebbero opere di valore minimo. 

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