PADOVA - «Ho chiamato subito i soccorsi avendo trovato mio padre a terra a fianco del letto, ma purtroppo era già morto, non hanno potuto fare nulla». Parole di Pietro, figlio quarantaduenne di Giuseppe Baggio, pensionato di 68 anni. Quando l’unità mobile di rianimazione è giunta poco dopo le 5 del mattino di ieri in via Giulia Bigolina a Santa Croce Bigolina, frazione di Cittadella, i sanitari hanno provato ad eseguire le manovre rianimatorie, ma senza esito. Con tutta probabilità è stato un malore a colpirlo all’improvviso senza dargli il tempo di chiedere aiuto al figlio che abita con lui. Probabile abbia percepito di non stare bene, si sia alzato dal letto ed una volta in piedi è crollato sul pavimento esanime. Li lo ha visto il figlio. «Sarà l’autopsia a definire che cosa è successo precisamente - continua Pietro - mio padre era cardiopatico. Il 6 dicembre scorso era stato dimesso dopo due settimane di ricovero nell’ospedale di Cittadella per una aritmia. Seguiva la terapia che i medici gli avevano prescritto e quella di ieri, come i giorni precedenti, era stata una giornata normalissima. Non stava male, né aveva detto di sentirsi poco bene, anzi, eravamo andati ad acquistare della scarpe da ginnastica che gli servivano per andare a fare la sua passeggiata quotidiana».
Oltre al figlio Pietro, Baggio lascia anche la figlia Erika, sposata, che lo ha reso orgogliosamente nonno con il nipotino Leone per il quale giustamente stravedeva. La moglie Mariarosa è mancata tre anni fa a causa di una malattia. Era una coppia legatissima ed affiatata. Nella sua vita lavorativa Giuseppe Baggio è stato impegnato in una conceria a Tezze sul Brenta (Vicenza), poi è passato a San Giorgio in Bosco, impiegato in una delle linee produttive dell’Acqua Vera per tanti anni. Poi ecco la meritata pensione arrivare nel 2010. Un uomo molto attivo. Sempre il figlio: «Era una persona gioviale, sempre con il sorriso e pronto, secondo le sue possibilità, a dare una mano. Poteva essere per un sostegno economico o con un lavoro manuale. Una persona di grande amicizia e che amava la compagnia delle persone con le quali sapeva fare gruppo. Era un testimone di Geova». Nel quartiere e nella frazione la notizia dell’improvvisa dipartita di Baggio ha destato sconforto. A Santa Croce Bigolina si conoscono quasi tutti e nonostante la famiglia Baggio sia di origine bassanese, da quarant’anni è a Santa Croce Bigolina. La data delle esequie non è ancora fissata nell’attesa che si svolga l’accertamento autoptico.
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