Qualcuno lo ha incrociato poco prima delle 10 di sabato e inevitabilmente la notizia ha cominciata a circolare per tutta Cittadella, anche se più di qualcuno ha pensato che si potesse trattare di una “bufala” dal momento che Fabrizio Corona si trova attualmente in regime di detenzione domiciliare a Milano.
Proprio per quest’ultima necessità l’ex fotografo dei vip ha invece avuto l’autorizzazione del magistrato di sorveglianza per raggiungere, con autista e fotografo personale al seguito, la città murata e recarsi nello studio dentistico Conte e associati. La struttura è stata fondata quarant’anni fa da Roberto Conte, che ora è affiancato dal figlio Carlo, trentanovenne. Dallo scorso anno sono loro i dentisti di fiducia di Corona.
«Fabrizio è arrivato a Cittadella con tutte le autorizzazioni del caso - ci tiene a sottolineare il dottor Carlo Conte - Diverso tempo fa ho dovuto attestare con documentazione alla mano la necessità della sua trasferta nel mio studio e l’impossibilità di utilizzare altre strutture. Tutto è stato valutato dal magistrato di sorveglianza che ha autorizzato il viaggio. Oltre a questo primo essenziale e necessario passaggio, c’è stato quello relativo alle nuove disposizioni di sicurezza sanitaria. La Lombardia è in zona rossa e tra l’altro Fabrizio Corona, come ha dichiarato pubblicamente alcune settimane fa, è risultato positivo al Covid-19. Ha quindi dovuto, per poter uscire dalla regione, avere la certificazione dell’azienda sanitaria che ha attestato ora la sua negatività. È perciò guarito».
Lo stesso Corona, in un messaggio che lui stesso ha postato sabato sui social, ha fatto sapere di trovarsi a Cittadella. «Uscito dallo studio - aggiunge il dottor Conte - c’erano alcuni ammiratori che si sono fatti delle foto insieme a lui». Foto nelle quali però l’ex paparazzo dei Vip è stato ritratto senza mascherina.
Particolare la storia alla base del rapporto di fiducia tra Conte e Corona. «Tutto è nato nel marzo dello scorso anno. Stavo guardando una trasmissione in tv con ospite Corona quando gli è caduto un dente. Gli ho inviato un messaggio nel suo profilo Facebook, dicendogli, quasi per scherzo, che quelle cose non dovrebbero succedere in diretta». Qualche giorno dopo la sorpresa. «Sono stato contattato dal suo staff e mi è stato chiesto se ero disposto ad occuparmi del caso. A quel punto non potevo tirarmi indietro».
Tutto era pronto per la prima visita nella città murata, poi però sono insorti altri guai giudiziari e c’è stata una nuova carcerazione. Il professionista, con tutta la trafila del caso, ha preso le attrezzature e assieme ad un assistente è andato a visitare Corona direttamente a San Vittore.
«Era la prima volta che ci incontravamo, non l’avevo mai visto prima in nessuna situazione - rivela Conte - L’immagine data dai media è totalmente differente da quella che ho potuto constatare. Fabrizio è una persona molto educata, posata e cordiale. E non perchè eravamo in un contesto particolare. Mi attengo a svolgere il mio lavoro e non chiedo nulla del suo privato».
Altri tre gli interventi in carcere. Quindi è arrivato il Covid e tutto si è fermato. Però si è reso necessario un intervento in studio. Prima di ripartire per il capoluogo meneghino, Corona si è concesso un aperitivo in centro a Cittadella dal cugino del dentista, Cristian Conte, proprietario del Caffè Milano, che racconta: «Un rapido brindisi con lo spritz, uno scatto per il quale si è tolto la mascherina e la promessa di ritornare con più calma a fine novembre».
