Pietro e Gina, uniti nella vita e nella morte: lei muore, lui la segue tre giorni dopo

Domenica 10 Luglio 2022 di Michelangelo Cecchetto
Pietro e Gina muoiono a tre giorni di distanza

CITTADELLA - Marito e moglie sono mancati a tre giorni di distanza l’uno dall’altra. Quel “finchè morte non vi separi” pronunciato 64 anni fa, quasi non c’è stato per i coniugi Pietro Simioni, di 90 anni, e Gina Anziliero, di 87, di Facca di Cittadella.

Un’unione sempre più forte nel cuore e nel tempo la loro, dalla quale sono nati i figli Lorena, Vanna, Alfio e Germana, che hanno regalato loro dieci nipoti e tre pronipoti. I Simioni sono una famiglia molto unita e conosciuta non solo nella frazione.

Uniti nella vita e nella morte

«Pietro e Gina sono sempre stati molto uniti. Gina dallo scorso novembre era allettata. É stata seguita da tutti e soprattutto da Pietro, sempre accanto a lei, in particolare nelle ore notturne. In relazione all’età, le sue condizioni di salute erano buone. Ad ottobre avrebbe festeggiato i 91 anni - dicono i familiari - Ma la settimana scorsa, venerdì, Gina è stata ricoverata in ospedale perchè stava male. Domenica scorsa ricovero anche per il marito che è mancato martedì alle 20. Venerdì, dopo tre giorni, alle 16.20 l’addio anche a Gina. Come si fossero chiamati, avessero voluto stare assieme anche dopo questa vita». Pietro, noto a molti come Piero Gasparon, e Gina, Ginetta Fulmane il soprannome, saranno uniti anche nella celebrazione di commiato che si svolgerà giovedì alle 10 nella chiesa parrocchiale di Facca. Mercoledì alle 20 la preghiera di suffragio. Le famiglie invitano a destinare offerte ad opere di bene, anzichè ai fiori. Pietro stava meglio di Gina, ma con tutta probabilità non vedendola più con sè, temendo di perdere la sua prima ragione di vita, ha avuto un tracollo. La coppia si era conosciuta nella frazione di Facca. Per vari anni, in vari periodi, Pietro Simioni ha lavorato come carpentiere in Canada, dove era emigrato per guadagnare e sostenere la famiglia. Poi il ritorno definitivo a Facca dove ha intrapreso il lavoro di pittore edile, uno dei primi a Cittadella. Gina invece era casalinga, un vero angelo del focolare. Ora sono uniti per l’eternità. «Vogliamo ringraziare per le cure prestate - dicono i familiari - gli infermieri del servizio di assistenza domiciliare e tutto il personale delle divisioni di Chirurgia e Medicina 2 dell’ospedale di Cittadella».

Ultimo aggiornamento: 17:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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