«Ci hanno licenziato perché siamo neri»:
quattro netturbini contro AcegasAps

Mercoledì 4 Gennaio 2012 di Alberto Rodighiero
I quattro lavoratori che protestano contro AcegasAps (Candid Camera)
PADOVA - Ci hanno licenziati solo perch siamo neri. A casa, senza lavoro e con tanti figli da mantenere. Ieri per disperazione si sono accampati con una tenda sotto l'albero di Natale davanti a palazzo Moroni, il municipio di Padova, e non hanno alcuna intenzione di lasciare il Listòn fino a che dal Comune non arriverà una risposta.



Non sono certo state all'insegna della serenità le festività natalizie per gli (ormai ex) dipendenti della cooperativa La Casona, lavoratori immigrati che fino alla settimana scorsa, ogni giorno per da oltre 13 anni, hanno tenuto pulito il centro storico. La cooperativa lavorava in subappalto per AcegasAps, che ha però deciso di non rinnovare il contratto. Così quattro lavoratori (3 nigeriani e un camerunense) da quattro giorni sono disoccupati.



A farsi portavoce della rabbia e della frustrazione dei suoi colleghi è Agbontaena Ibude, nigeriano, 39 anni, da 23 in Italia, da oltre 10 «in servizio nelle piazze» e con 5 figli da mantenere. Il suo atto d'accusa è pesantissimo e chiama direttamente in causa Acegas: «Anche se eravamo dipendenti della Casona, noi prendevamo ordini direttamente da loro e i miei tabulati telefonici possono dimostralo. Ci hanno fatto fuori solo perché siamo africani, ma non finisce qui, presenteremo un esposto in Procura per discriminazione razziale».



Il lavoratore se la prende anche con l'amministrazione Zanonato e in modo particolare con l'assessore al Lavoro Alessandro Zan: «Questa storia va avanti da ottobre. A più riprese siamo stati ricevuti da Zan che ci ha dato precise rassicurazioni. Prima ci ha detto che c'era la possibilità di essere assunti da Acegasaps, poi che c'era un'altra cooperativa interessata ad inserirci in organico. L'unica cosa certa è che ora io e i miei collegi non sappiamo cosa dare da mangiare ai nostri figli».



«È semplicemente vergognoso come è stata portata avanti questa vicenda - gli fa da sponda Marco Zanotto di Adl Cobas -. Di fatto, questi lavoratori per anni hanno lavorato alle direttive di Acegas che ora ha il dovere di assumerli». «La stessa Acegas in cui l'amministratore delegato arriva a guadagnare 300mila euro all'anno e dove i dirigenti si spartiscono sostanziosissimi premi di produzione» aggiunge il sindacalista.



A monte del mancato rinnovo del contratto con la Casona ci sarebbe la decisione della multiutility giuliano-padovana di svolgere in proprio i servizi di pulizia del centro storico. Una decisione che consentirebbe all'azienda di risparmiare fino a 120mila euro all'anno. In ottobre poi tutti gli addetti al sevizio avevano ricevuto dalla cooperativa una lettera in cui si annunciava l'inizio di un procedimento disciplinare nei loro confronti. Procedimento in cui si denunciava lo scarso rendimento sul lavoro, una denuncia arrivata direttamente da Acegas. Un rendimento non soddisfacente che però non era stato notato negli anni precedenti anche se a svolgere la mansione erano le stesse identiche persone.
Ultimo aggiornamento: 13 Gennaio, 13:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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