Chiara, infermiera, sei figli e la lotta vinta contro un linfoma: è lei il simbolo della festa della mamma

Sabato 8 Maggio 2021 di Nicoletta Cozza
Chiara e i suoi sei meravigliosi figli

PADOVA - Hanno scelto lei come simbolo della festa della mamma, per rendere omaggio a tutte le donne con figli che frequentano la struttura, cioè dottoresse, operatrici sanitarie e impiegate, per motivi di lavoro, e le pazienti, per sconfiggere il tumore. Il 13 maggio, infatti, testimonial dello Iov, sarà Chiara, infermiera nel reparto di Chirurgia Oncologica dell'ex Busonera e madre di 6 splendidi bambini, e a sua volta guarita da una terribile malattia, la quale sintetizza così il suo doppio ruolo: «Essere mamma mi aiuta ad essere infermiera, ed essere infermiera mi aiuta ad essere mamma». «Amo il mio lavoro prosegue Chiara, lavoratrice pendolare- e sono sempre più convinta dell'importanza di questa professione: oggi posso affermarlo in quanto un anno fa mi è stato diagnosticato un linfoma.

In questa malattia, affrontata con terapie eseguite proprio allo IOV, ho trovato persone, medici e colleghi, che mi hanno accompagnato con professionalità e umanità.

Oggi capisco ancora di più quanto sia importante curare, ma anche prendersi cura del malato standogli accanto con un sorriso, una parola di conforto, o tenendole la mano nei momenti di difficoltà». A 24 anni si è sposata con Samuele e poi sono nati Andrea 11 anni, Ester Maria 9, Pietro 8, Paolo 6, Celeste 5 e Giuseppe 3.«Non è facile per una donna conciliare lavoro e famiglia, ma allo IOV ho trovato comprensione e appoggio. Molti mi chiedono come faccio : la fede mi aiuta e accolgo giorno per giorno quello che la vita mi dona».


E Patrizia Benini, direttore generale, aggiunge: «La radiosa forza di Chiara è una bellissima testimonianza di come si possano coprire più ruoli, tutti con determinazione, sguardo positivo e propositivo nei confronti della vita. Abbiamo scelto questa nostra dipendente per rendere omaggio, in occasione della Festa della Mamma, a tutte le operatrici e le pazienti che hanno figli, o che li avranno. Ogni giorno lo Iov si sforza di essere padre e madre, cioè di accompagnare i malati con professionalità, competenza e anche affetto attraverso percorsi diagnostico-terapeutici specifici per ogni patologia. Sempre con entusiasmo, ottimismo grande attenzione per la persona».
 

Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 09:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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