Madre e figlia, chat erotiche con l'arzillo ottantenne, poi il ricatto

Sabato 10 Agosto 2019
Madre e figlia, chat erotiche con l'arzillo ottantenne, poi il ricatto
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MIRANO (VENEZIA) - Ottantenne arzillo, si è lasciato ingolosire da una chat erotica e ha conosciuto le persone sbagliate. Tutto è cominciato l'estate scorsa quando il pensionato di Camposampiero (Padova), navigando in internet, ha conosciuto virtualmente madre e figlia tunisine. Si tratta di E,N,L, residente a Mirano, di 43 anni, e la figlia E.A.F.E.Z. di 26 anni residente a Budoni in provincia di Sassari. Il terzetto inizialmente si è scambiato saluti, qualche battuta un po' sopra le righe, ma nulla di più. Con il passare dei giorni però le due donne, una volta conquistata la fiducia dell'anziano, hanno iniziato a stuzzicare in maniera esplicita la vittima di turno. Si sono ripetute effusioni sessuali via webcam. Poi, puntualmente, le due donne sono passate all'incasso. «Amore, per giocare ancora insieme devi spedirci 150 euro a testa attraverso due postepay». L'anziano, che di fatto non si è mai tirato indietro di fronte a questi  giochetti erotici, ha fatto i pagamenti richiesti. Nei giorni successivi le due donne gli hanno fatto capire esplicitamente che per continuare a divertirsi, dovevano partire ulteriori bonifici. L'ottantenne a quel punto si è ravveduto e ha capito che il suo passatempo stava diventando troppo costoso. Durante una chat alle due tunisine ha riferito: «Non vi mando più nulla. Per me il gioco finisce qua». Il gran rifiuto non è stato accolto bene dalle avvenenti nordafricane. La figlia ha cominciato a tempestarlo di telefonate sempre più minacciose. Un giorno è arrivata a dire al pensionato di essere minorenne e che se non avesse più pagato l'avrebbe messo in un mare di guai, oltre a rendere pubblico ciò che aveva fatto dietro la webcam. L'ottantenne ha capito che la situazione era ormai degenerata e ha convenuto che era meglio rivolgersi dai carabinieri. I militari dopo aver acquisito in sede di denuncia più informazioni possibili sulle sospettate, l'altro giorno sono riusciti a identificarle. Madre e figlia in concorso sono state denunciate per estorsione. Ne è seguita perquisizione domiciliare che ha permesso di rinvenire i pc utilizzati per le chat erotiche, i telefonini con le chiamate minacciose e le postepay dove transitava il denaro. Tutto il materiale è stato sequestrato. Le due donne sono risultate fino all'altro giorno sconosciute alle forze dell'ordine, tuttavia gli investigatori dell'Arma stanno effettuando tutta una serie di accertamenti per capire se altri anziani nel passato possano essere stati circuiti dal loro fascino nordafricano. 
C. Arc.
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