Nasce a Padova il Centro nazionale di ricerca sulla terapia genica

Mercoledì 8 Giugno 2022 di Redazione Web
Nasce la Fondazione del Centro Nazionale di Ricerca Sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a RNA

PADOVA - Firmato oggi all’Università di Padova l’atto costitutivo del Centro Nazionale di Ricerca “Sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a RNA”, una Fondazione che, nel rispetto della propria natura non lucrativa e partecipativa, si prefigge la creazione e il rinnovamento di infrastrutture e laboratori di ricerca, la realizzazione e lo sviluppo di programmi e attività di ricerca anche con il coinvolgimento di soggetti privati, per favorire la nascita e la crescita di iniziative imprenditoriali a più elevato contenuto tecnologico (start-up innovative e spin off da ricerca), e volta alla valorizzazione dei risultati della ricerca negli ambiti specificati. L’Università di Padova è soggetto proponente e capofila di un progetto che coinvolge attualmente molti enti pubblici, privati e imprese di tutto il territorio nazionale (vedi elenco a piè pagina), e altri sono in fase di adesione. La Fondazione - costituita oggi con atto formale nel Rettorato di Palazzo del Bo alla presenza del notaio Todeschini Premuda e che vede oggi come amministratore unico l'ex rettore Rosario Rizzuto - è un progetto finanziato dal MUR nell’ambito del Pnrr con 320 milioni di euro che fa di Padova il centro di riferimento nazionale per lo sviluppo di soluzioni terapeutiche e cure in ambito sanitario con particolare riferimento alle terapie geniche e per lo sviluppo di farmaci selettivi tramite tecnologie RNA.

Entro il tempo massimo di 6 mesi dalla costituzione saranno istituiti gli organi della Fondazione; quindi il Centro riceverà il riconoscimento giuridico dalla Prefettura di Padova.

«Un grandissimo onore e un altrettanto grande senso di responsabilità. Con la nascita della Fondazione che certifica il ruolo di soggetto proponente e Hub capofila dell’Università di Padova per il Centro nazionale sullo sviluppo della terapia genica e dei farmaci con tecnologia a Rna, siamo chiamati a rispondere ad una delle maggiori sfide proposte dal Pnrr: rinsaldare e rendere ancora più efficace il legame fra ricerca e impresa – afferma Daniela Mapelli, rettrice dell’Università di Padova –. Un legame già ben evidenziato dai primi aderenti alla Fondazione, equilibrato mix fra università, enti pubblici e aziende private. Il centro ha ottenuto un importante finanziamento da parte dello Stato: un ottimo inizio per un progetto che andrà sicuramente oltre l’obiettivo temporale proposto dal Pnrr, il 2026. Per la figura di amministratore unico l’Università di Padova sceglie il professor Rosario Rizzuto, mio predecessore come rettore dell’ateneo: lui ha guidato il progetto scientifico che ha ottenuto il via libera ministeriale ed è una figura di spicco a livello internazionale nell’ambito scientifico del Centro». Il programma di ricerca viene realizzato attraverso una struttura formata da Hub e Spoke. L’Hub rappresenta il referente unico per l’attuazione del Programma di ricerca del Centro Nazionale nei confronti del MUR. Svolge le attività di gestione e di coordinamento del Centro, riceve le tranche di agevolazioni concesse da destinare alla realizzazione del Programma di Ricerca, verifica e trasmette al MUR la rendicontazione delle attività svolte dagli Spoke e loro affiliati. Gli Spoke sono i soggetti esecutori coinvolti nella realizzazione dei Programmi di ricerca del Centro, presso cui sono localizzate le attrezzature e sono svolte le attività di ricerca. Ogni Spoke riceve dall’Hub le agevolazioni in ragione delle attività svolte così come previste dal Programma di Ricerca e provvede alla rendicontazione all’Hub delle spese proprie e dei soggetti affiliati, sostenute per l’attività di ricerca di sua competenza. La Fondazione inoltre potrà partecipare a progetti internazionali, europei, nazionali e regionali, a concorsi di idee e a Gruppi Europei di Interesse Economico. Tali progetti dovranno essere caratterizzati da alto profilo concettuale e avere l'obiettivo di garantire ricadute addizionali rispetto alle attività istituzionali della Fondazione e dei singoli membri.

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