Via il cordolo, in settimana riapre il Borgomagno verso l'Arcella

Martedì 14 Settembre 2021 di Mauro Giacon
L'assessore Micalizzi in sopralluogo al Borgomagno

PADOVA - Riapre la via più usata per entrare all’Arcella per chi viene dal centro, ovvero il ponte Borgomagno. In settimana infatti si concludono i lavori di spostamento del cordolo in cemento proprio all’inizio della salita in corrispondenza della grande rotatoria.
Le auto transiteranno nella parte più bassa del ponte insieme ai bus. Ma non si formeranno code all’inizio della salita quando l’autobus fa fermata. Le macchine infatti avranno lo spazio per superarlo visto che il cordolo in cemento viene abbattuto.
Il secondo aspetto è che in cima all’arcata, in corrispondenza della rotaia del tram che sale dalla stazione sarà messo un semaforo che darà la precedenza all’arrivo del mezzo pubblico. «Apriamo un varco per l’Arcella e viene spostato il cordolo in ingresso da viale Codalunga in modo da garantire anche che la fermata degli autobus non interferisca con le auto - dice l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Micalizzi - L’accesso facile e intuitivo al quartiere Arcella per noi è fondamentale anche nella gestione di un cantiere delicato come quello della messa in sicurezza del ponte Borgomagno che presenta diverse fragilità. Il nostro obbiettivo è garantire la massima accessibilità al quartiere». 
«Abbiamo inizialmente aperto la viabilità da via Toti per rendere più intuitivo l’accesso in via Tiziano Aspetti, e ora che l’andamento del cantiere lo consente, possiamo aprire il varco per l’arcella anche sul cavalcavia». 
«Anche in questo caso è stato molto utile il confronto con la Consulta, i cittadini e i commercianti - continua - Abbiamo gestito l’intervento senza mai perdere il contatto con le persone e i diversi incontri avuti sono stati molto utili per informare e ascoltare le esigenze e per agire concretamente».


LA CORSIA OVEST
Come mai non si potrà utilizzare la corsia più a ovest quella più alta per intenderci? «Si conferma l’impossibilità di utilizzare la corsia ovest a doppio senso per motivi di sicurezza, non nel senso della statica ma di quello viabilistico - continua l’assessore - Abbiamo studiato quindi una soluzione diversa che riapre il passaggio da viale Codalunga difendendo comunque il trasporto pubblico. Il tram manterrà la priorità grazie ad un semaforo che regola il flusso di auto, così come la fermata dell’autobus avrà una corsia dedicata».
Ieri il sindacato Cgil dei trasporti ha manifestato qualche perplessità sulla possibilità di imbottigliamento alla base della salita per la promiscuità della carreggiata. «Intanto apriamo con un sistema in via sperimentale, poi vedremo». risponde Micalizzi. In ogni caso Arcella resta collegata anche con altre due ponti, il cavalcavia sarpi-Dalmazia e quello della Fiera.
Nel frattempo proseguono i lavori per la manutenzione del cavalcavia. Un intervento da 1,5 milioni di euro «che durerà ancora per almeno un anno. Stiamo ultimando il consolidamento e fra poco passeremo alla impermeabilizzazione. Il cantiere è molto dilatato nel tempo perchè lavorando al di sotto del ponte è condizionato dal flusso dei treni per cui sono poche le ore a disposizione per lavorare». Negli anni comunque il cavalcavia è destinato ad essere abbattuto. Non è adatto a far passare i treni ad alta velocità. Se ne costruirà uno a fianco dalla parte verso Vicenza.
I lavori al ponte sono iniziati l’11 gennaio ed è la seconda grande opera di viabilità dopo il ponte della tangenziale sopra via Vigonovese che viene sistemata. Si tratta di uno dei ponti osservati speciali anche per la sua particolarità: prima di tutto perché sotto passa la ferrovia e sopra auto e tram. E poi perché è il risultato di un assembramento di sette infrastrutture diverse aggiunte nel tempo con le esigenze di viabilità. La prima di queste infrastrutture risale al 1908. 
 

Ultimo aggiornamento: 08:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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