Cavalcavia Borgomagno, problemi statici. Nuova ordinanza: bus distanziati di 70 metri e non più pesanti di 12 tonnellate Foto

Mercoledì 30 Marzo 2022 di Alberto Rodighiero
Cavalcavia Borgomagno, problemi statici

PADOVA - Sul Borgomagno scattano le distanze di sicurezza per gli autobus. Ormai da quasi un anno e mezzo, il cavalcavia è interessato da lavori di consolidamento che si sono resi necessari a causa delle precarie condizioni del manufatto. Interventi che hanno reso necessario introdurre una serie di limitazioni all'attraversamento del cavalcaferrovia. Così il settore Mobilità ha pubblicato una nuova ordinanza che va ad introdurre due novità. La prima, che potrebbe avere qualche ripercussione sul trasporto pubblico, riguarda soprattutto gli autobus. Nel dispositivo, infatti, si spiega che viene istituito il distanziamento minimo obbligatorio di 70 metri per i veicoli di massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate sul cavalcavia Borgomagno.

Un provvedimento che riguarda più in generale tutti i mezzi ma che, in particolare, avrà delle conseguenze sulle centinaia di autobus che ogni giorno collegano l'Arcella con il resto della città.


I DISAGI

Una disposizione che eviterà il formasi di lunghe code di mezzi pubblici lungo il cavalcavia ma che, inevitabilmente, durate gli orari di punta determinerà qualche ritardo per le corse. Molti mezzi, infatti, saranno costretti a fermasi ai piedi del cavalcavia in attesa del loro turno di attraversamento. Sempre per non gravare eccessivamente sulla struttura, il peso massimo dei mezzi che possono attraversare il Borgomagno scende da 13,5 a 12 tonnellate. Questo fatta eccezione per i mezzi del trasporto pubblico (in primis il tram) che, per forza di cose, non possono evitare di attraversare il cavalcavia. «Questa ordinanza fa un po' di ordine anche di tutte le disposizioni che nel passato hanno riguardato il Borgomagno ha spiegato ieri il vicesindaco Andrea Micalizzi In tutti i casi, il dispositivo non è legato a un peggioramento dei problemi statici di cui soffre il manufatto».

I CANTIERI

Aldilà dei divieti, i cantieri che interessano il cavalcavia sono destinati a durare ancor a lungo. «A breve dovrebbero iniziare i lavori di impermeabilizzazione ha detto ancora Micalizzi che dureranno almeno fino alla fine dell'anno». Il Comune, intanto, a febbraio ha stanziato 4,4 milioni di euro per la messa in sicurezza dei ponti e, entro fine anno, sarà letteralmente smontato ponte Paleocapa, un'operazione che potrebbe mettere in difficoltà il rione della Specola. Nel tardo autunno, infatti, dovrebbe aprirsi il cantiere che riguarderà il manufatto. «Inizialmente i lavori avrebbero dovuto costare 800mila euro ha concluso Micalizzi É intervenuta, però, la Sovrintendenza che ha dato precise indicazioni, che ci costringeranno a smontare pezzo per pezzo il manufatto in ferro e a ripararlo in officina. Un'operazione che comporterà maggiori costi per un milione di euro». Lo smontaggio del manufatto non consentirà per parecchio tempo di raggiungere da riviera Paleocapa, via Riello e, di conseguenza, il quartiere Specola. Una circostanza che rischia di avere conseguenze molto pesanti sul traffico. Il ponte in questione è stato realizzato in ferro e risale agli anni Ottanta del XIX. Tra luglio e agosto, invece, i lavori di messa in sicurezza riguarderanno il ponte della tangenziale est che passa sopra il Bacchiglione. In questo caso l'investimento è di un milione di euro.

Ultimo aggiornamento: 08:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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