Le archistar mondiali sono in gara per l'ex caserma Piave

Mercoledì 29 Agosto 2018 di Mauro Giacon
Le archistar mondiali sono in gara per l'ex caserma Piave
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PADOVA - Vabbé, non ci sono Renzo Piano e Massimiliano Fuksas, ma possiamo consolarci. Perché la risistemazione dell'ex caserma Piave in campus universitario di Scienze sociali ed economiche è un tema che ha sollecitato alcuni dei più grandi architetti internazionali.
Lo si deduce osservando le 60 proposte (due fuori tempo massimo sono state eliminate) giunte alla Giuria dell'Ateneo che ora dovrà restringere il campo ai dieci che si giocheranno la vittoria. Sarà una bella lotta perchè il parterre è luminoso. Non solo di stelle internazionali ma anche di studi veneti e padovani che si sono apparentati molto spesso con professionisti spagnoli. Il motivo è semplice e lo abbiamo svelato tempo fa. In giuria c'è Guillermo  Vasquez Consuegra tra i più noti architetti spagnoli... Per il resto si sono mossi da Parigi, da Londra, da Barcellona, dalla Finlandia, dalla Francia, dal Portogallo, dal Paraguay oltre che da Milano, Torino e Roma.
I GRANDIOvviamente gli studi dei grandi nomi sono associati con studi più piccoli di italiani. Fra di loro l'architetto svizzero Aurelio Galfetti che ha progettato per Edilbasso (poi fallita) quella che doveva diventare una nuova città, nell'area dietro la torre rossa e che ora invece ospiterà il nuovo ospedale. Avrebbe fatto camminare i pedoni su una piastra rialzata, di un metro e mezzo sul fronte della strada. In modo che le auto sparissero sotto. Appartamenti per mille persone e un life style center raccolto intorno a una piazza centrale alberata pensata come un punto di riferimento per tutti gli abitanti.
L'austriaco Boris Podrecca è legato invece al progetto di rilancio (anche questo poi fallito) del quadrilatero d'oro, l'area Pp1 in via Trieste. Su 30mila metri quadrati acquistati da sette società edili padovane all'inizio del 2000 dovevano nascere un grattacielo, cottage di città e palazzoni.
A David Chipperfield, londinese, nell'ambito della Biennale Internazionale di Architettura Barbara Cappochin del 2005, è stata riservata una mostra personale a palazzo della Ragione.
Lo studio Foster ha realizzazioni in 50 nazioni. Ha quasi mille dipendenti ed è nato dal genio di Norman Foster, inglese, che ha progettato il grattacielo dell'Hong Kong & Shangai Bank ad Hong Kong. Uno studio poco conosciuto in Italia è l'inglese Perkins+Will, duemila 200 dipendenti, un altro è l'olandese Van Berkel.
GLI ITALIANIFra gli italiani ci sono Arkea, Boeri, Citterio. E i padovani. La net-engineering di Monselice (ha fatto il viadotto di Padova est) con un raggruppamento tutto italiano. Lo studio Muratori che si è associato con Ricardo A.b.q. Bak Gordon di Lisbona, e lo studio Striolo-Fochesato che è in un rti tutto veneto ma capitanato dallo studio Mario Bellini di Milano autore della magnifica copertura dell'ampliamento del museo islamico al Louvre di Parigi o quella del Centro congressi della Fondazione Fiera di Milano. Ieri nella sala Canova di Palazzo Storione è stata solo verificata la regolarità formale delle domande Da oggi parte il lavoro della giuria per gli ammessi al concorso: entro il 7 ottobre. Seguirà l'invito ai 10 concorrenti selezionati: entro il 15 ottobre. La consegna dei progetti da parte dei concorrenti selezionati a 120 giorni dall'invito; la proclamazione del vincitore entro il 15 aprile 2019. Ma come abbiamo detto, ci sono condizioni stringenti, tipo aver già fatto grandi campus, che in Italia quasi nessuno ha potuto fare. 
Il nuovo polo universitario compreso tra Riviera Paleocapa e via Cristoforo Moro, con una estensione di oltre 51.000 metri quadrati vedrà sorgere aule studio, biblioteche, studi e spazi di convivialità, sale riunioni, uffici amministrativi e servizi alla didattica, laboratori e punti di ristorazione e un auditorium di 1.200 metri quadrati.
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