Monselice. Troppi costi, la casa di riposo aumenta le rette: si pagheranno 1.400 euro in più all'anno

Dal 2020 il bilancio della struttura è in perdita e gli ultimi rincari non hanno aiutato ad appianare la situazione

Giovedì 22 Dicembre 2022 di Giovanni Brunoro
Alla casa di riposo di Monselice aumenteranno le rette

MONSELICE - Doccia fredda per gli ospiti della casa di riposo: il consiglio di amministrazione dell'ente approva gli aumenti alle rette giornaliere.

Sarebbe stata una doccia gelida se l'incremento fosse stato di 5 euro come annunciato all'ultimo consiglio comunale ma il taglio all'Irap regionale ha fatto fermare l'adeguamento a 4 euro. Un aumento spalmato su tutte le tipologie di ospiti. Gli autosufficienti potranno alloggiare in stanza singola con servizi a partire da 56 euro, 54 se in doppia. Ai non autosufficienti, che a Monselice sono 120, si chiederanno 56 o 57 euro, a seconda della situazione. Per gli anziani a libero mercato, invece, il prezzo è di 74 euro.

La decisione di aumentare le rette

Spiega Paolo Belluco, presidente dell'ente: «La decisione è stata a lungo ponderata ed è maturata in due mesi di confronti con il Comitato ospiti. Purtroppo non ci sentiamo di evitare o procrastinare questi aumenti, non sarebbe corretto dal punto di vista amministrativo. Sperare che le cose cambino in meglio non è lungimirante». Quasi inutile confidare che le rette possano diminuire in un secondo momento. Per Belluco «la storia insegna che gli aumenti non rientrano più. Storicamente non è mai stato così. Mi auguro solo che l'adeguamento delle pensioni faccia pesare un po' meno questi incrementi». Una dichiarazione in parziale controtendenza rispetto a quanto affermato dallo stesso presidente all'ultima riunione del consiglio comunale, quando aveva detto «Mi sento più sereno ad aumentare le rette ora e poi diminuirle, piuttosto che posticipare una decisione impopolare, ma necessaria». Sotto l'albero, quindi, i familiari troveranno un'amara sorpresa: 1.460 euro in più da sborsare per la cura dei propri genitori o nonni. In pratica, una mensilità in più della retta che pagavano fino a qualche anno fa.

Le difficoltà

E sarebbe anche potuta andare peggio, secondo le ricostruzioni di Belluco. In base all'analisi contabile del presidente, l'aumento coerente con i rincari generalizzati avrebbe dovuto ammontare a 7,47 euro al giorno, tenuto conto del fatto che nel 2023 la casa di riposo dovrebbe patire aumenti per 395mila euro. Una cifra che Belluco aveva calcolato secondo un metodo molto prudenziale. Entro fine anno, infatti, la residenza per anziani dovrebbe spendere 215mila euro di energia, cifra più che raddoppiata rispetto al 2021. Di questi, 125mila euro saranno destinati al solo gas, che in condizioni normali impattava nel bilancio dell'ente per 50mila euro. Preventivato anche un aumento di 95mila euro per gli alimenti, che in media costavano 250mila euro. La situazione non va presa sottogamba.

I bilanci

Dal 2020 il bilancio della casa di riposo è in perdita. Nel primo anno di Covid, una generosa donazione ha fermato il segno meno a 6mila euro, l'anno scorso si è arrivati a 62mila euro e quest'anno il cda stima un rosso di 100mila euro. «Non possiamo chiudere i bilanci in negativo - aveva dichiarato Belluco - Significherebbe non adempiere alle obbligazioni correnti». Impraticabile anche tagliare le spese, già ridotte al minimo, e aumentare i guadagni derivanti dalla nuova piastra servizi. Dai 7,47 euro si era passati a preventivare un aumento di 5 euro, cifra calcolata per non gravare eccessivamente sulle famiglie. Con l'ovvia avvertenza che la retta avrebbe potuto beneficiare del ventilato taglio dell'Irap, ora confermato. Con l'aliquota dell'imposta regionale passata dall'8,5% al 3,9%, i 5 euro sono diventati 4. A pesare enormemente sulle spese energetiche è comunque la vetustà della struttura, che negli anni scorsi non ha beneficiato di migliorie strutturali come l'installazione di pannelli fotovoltaici. Per stessa ammissione di Belluco, «non è un edificio consono al decoro che i nonni meritano, anche se ci prendiamo cura di loro molto bene». 

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