Caro vita, merenda amara: ecco i segreti della sana alimetazione low cost

Domenica 18 Settembre 2022 di Alberto Rodighiero
Bimbi in mensa

PADOVA - Coldiretti lancia l'allarme caro merenda. Si va da un rincaro dell'8% per la frutta a un più 10% per i prodotti della panetteria e della pasticceria, per arrivare a un più 12% per lo yogurt.

Ma l'effetto del rialzo dei costi energetici si fa sentire anche sulle scelte tradizionali come il classico abbinamento pane (+14%), burro (+34%) e marmellata (+8%) o quello con i salumi (+7%).

I DATI
É quanto emerge dall'analisi dell'associazione di categoria in occasione della Giornata nazionale della merenda, realizzata in base ai dati Istat sull'inflazione di agosto rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Per far fronte agli aumenti, gli agricoltori di Coldiretti propongono nei mercati di Campagna Amica soluzioni per la merenda casalinga e a km zero con i prodotti di stagione del territorio. Dal classico pane e marmellata, alle gallette o chips di mais, ai centrifugati di frutta e verdura per arrivare ai panini con i salumi e il formaggio di fattoria. Le soluzioni per una merenda sana con le tipicità della nostra agricoltura sono a portata di mano e anche ieri mattina al Mercato di Campagna Amica Padova i tutor di Coldiretti hanno preparato assaggi, tra i quali i celebri e dolci sugoli con il mosto d'uva. Il caro energia provocato dalla guerra in Ucraina, spiega l'associazione, rischia di cambiare anche le abitudini alimentari dei più piccoli ai quali si consiglia che venga consumata a metà mattina una merenda contenente circa cento calorie, che corrispondono a uno yogurt, a un frutto o a un succo di frutta senza zuccheri aggiunti.

L'ANALISI
«La merenda è amara . anche per gli agricoltori spiega in una nota Coldiretti - a causa dell'esplosione delle bollette di luce, gas, carburanti e mangimi. L'aumento delle spese colpisce duramente l'intera catena agroalimentare, a partire dalle campagne dove più di un'azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell'attività, ma ben oltre un terzo del totale nazionale (34%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo». In agricoltura si registrano aumenti dei costi che vanno dal più 170% dei concimi al più 90% dei mangimi, al più 129% per il gasolio fino al più 300% dell'elettricità necessaria per pompare l'acqua e irrigare i raccolti». «Inoltre - aggiunge l'associazione - il vetro è rincarato di oltre il 30% rispetto allo scorso anno, il tetrapack del 15%, le etichette del 35%, per il cartone siamo al 45% e per i barattoli di banda stagnata al 60%». «Bisogna intervenire per contenere il caro energia e i costi di produzione con interventi immediati per salvare aziende e stalle, strutturali per programmare il futuro conclude il presidente della Coldiretti Padova Massimo Bressan - Bisogna lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni».
 

Ultimo aggiornamento: 17:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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