Caro bollette, il Comune spegne i lampioni, poi ci ripensa: «Sostituiamo le luci con i led»

Domenica 28 Agosto 2022 di Lorena Levorato
Caro bollette, il Comune spegne i lampioni, poi ci ripensa: «Sostituiamo le luci con i led»

VIGONZA - Illuminazione spenta: il Comune fa marcia indietro.

Uno dei temi critici per tutte le amministrazione pubbliche, e non solo, è il caro bollette. Con i costi dell'energia e del gas che hanno raggiunto livelli mai visti prima anche i Comuni hanno dovuto ridurre i consumi. Insomma un clima di austerity che ha colpito anche Vigonza che ha dovuto spegnere l'illuminazione all'una di notte tranne che nelle strade regionali e provinciali. La questione però aveva scatenato polemiche, in particolare per l'ondata di furti che si era scatenata in queste settimane.


IL SINDACO
«La decisione di spegnere l'illuminazione dopo l'una non è stata una scelta dell'amministrazione, ma siamo stati costretti dal caro bollette - ha detto il sindaco Gianmaria Boscaro -. Infatti già a luglio, quindi a circa metà anno, il budget annuale per i costi di luce e gas è stato sforato di 300.000 euro e altri 200.000 sono dietro l'angolo. Se non bastasse, oltre all'esplosione dei costi di energia e gas, soggetti a nuovi rincari da ottobre, dall'1 agosto è entrato in vigore un Regolamento Europeo che impone il taglio dei consumi proprio a partire dall'illuminazione pubblica. Hanno spento i lampioni anche i capoluoghi di Provincia: Belluno ha operato lo spegnimento notturno, Torino ha ridotto al minimo l'illuminazione. Roma ha spento le luci del Colosseo».
«L'amministrazione ha accompagnato questa chiusura emergenziale con un piano di interventi di efficientamento per ridurre i consumi e consentire la riaccensione delle luci in autunno. Arera, l'Autorità Nazionale che svolge attività di regolazione e controllo nei settori dell'energia elettrica e del gas naturale, ha poi comunicato ulteriori pesanti aumenti da fine settembre con un autunno definito testualmente come drammatico per aziende, famiglie ed enti».
Il parziale spegnimento è quindi diventata l'unica opzione percorribile per la maggior parte dei Comuni veneti e padovani, che «spesso hanno adottato anche una politica più rigida con lo spegnimento già da mezzanotte, mentre noi abbiamo spento solo una parte delle linee dopo l'una aggiunge Boscaro -. Lo spegnimento però non era la soluzione, ma solo un provvedimento emergenziale, ora dal periodo autunnale ridurremo al minimo lo spegnimento tenendo i lampioni accesi fino alle due e le riaccenderemo alle cinque».
«Questo è possibile grazie a un contributo straordinario che abbiamo ricevuto dal Governo e dal piano di efficientamento che abbiamo varato che ci consentirà di iniziare i lavori di efficientamento fin da subito».


L'URGENZA
«Abbiamo deciso di avviare con carattere d'urgenza la riqualificazione dei nostri lampioni facendo partire già da fine agosto la sostituzione delle luci a Led che consentiranno una riduzione dell'80% dei costi aggiunge l'assessore ai Lavori pubblici Massimiliano Cacco -. Abbiamo fin da subito dato l'incarico per la redazione del Picil, il Piano di Illuminazione Pubblica, un piano obbligatorio che la maggior parte dei Comuni Veneti ha, ma non Vigonza».
«Abbiamo poi investito 65.000 euro per partire immediatamente con la sostituzione delle lampadine a Led e porteremo in variazione di bilancio altri 500.000 di efficientamento per avviare entro fine anno una decisiva tranche di lavori che ci permetterà di migliorare e di ampliare le linee coprendo aree oggi non illuminate. Insomma, in tre mesi abbiamo recuperato un lavoro importante».

 

Ultimo aggiornamento: 29 Agosto, 10:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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