Boara Pisani. Protesta per il caro energia, cena al lume di candela al ristorante

Il titolare Michele Malengo: «Da novembre dello scorso anno stiamo pagando delle cifre esorbitanti. Siamo arrivati con un picco massimo a luglio: una bolletta da 10 mila euro di energia»

Martedì 25 Ottobre 2022 di Enrica Marchetto
Cena al lume di candela per protestare contro il caro bollette

BOARA PISANI - Iniziativa romantica per recuperare un rapporto o serata alternativa all’insegna del mistero visto l’avvicinarsi di Halloween? Niente di tutto questo. Il titolare della Trattoria Ai Bagordi di Boara Pisani, Michele Malengo, ha deciso di spegnere tutte le luci del suo locale durante la cena di venerdì prossimo, illuminandolo solo con candele per protestare contro il caro bollette che sta dissanguando i gestori, sempre più al collasso.

Il locale garantirà comunque tutti i servizi.

Protesta pacifica

«La mia – spiega Malengo – vuole essere una piccola protesta pacifica visto l’immobilità del Governo. I mesi passano ma la situazione non cambia mentre le utenze sono aumentate del 300 o 400 per cento. Nessuno sta facendo nulla per venirci incontro. Noi facciamo parte di un consorzio che non permette la rateizzazione dell’importo ma anche se vi fosse la possibilità questa non sarebbe la soluzione. Da novembre dello scorso anno stiamo pagando delle cifre esorbitanti. Siamo arrivati con un picco massimo a luglio: una bolletta da 10 mila euro di energia. Dopo due anni di pandemia, che tra chiusure e restrizioni varie non sono stati per niente facili, quest’ultima ciliegina sulla torta ci taglia ancora di più le gambe».

L'attività

La trattoria è al suo decimo anno di attività e occupa tredici dipendenti. Fortunatamente il lavoro è aumentato negli ultimi mesi ma la situazione è grave. Questa iniziativa vuole essere una segnale tangibile per dire basta anche chiamando in causa le autorità locali. Già qualche mese fa Malengo, titolare anche del ristorante “Il Canaletto” a Rovigo, ha espresso il suo disappunto pubblicamente, mostrando che a parità di consumi i prezzi erano schizzati alle stelle pubblicando sui social due bollette una di luglio 2021 e l’altra di luglio di quest’anno con una differenza di sette mila euro, ovviamente in più. A lui molti si sono uniti protestando, ma Michele ha deciso di passare dalle parole ai fatti con un’azione che vuole smuovere le acque anche se si tratta di una goccia in mezzo al mare. Dopo la manifestazione svoltasi a Padova il mese scorso e organizzata dagli esercenti del centro, anche nella Bassa Padovana c’è chi non ci sta e alza la testa. Magari altri imprenditori come lui si uniranno all’iniziativa, altri forse ne promuoveranno altre o comunque faranno il possibile per sopravvivere in questo periodo quanto mai difficile per ogni categoria di lavoratori.

Ultimo aggiornamento: 26 Ottobre, 10:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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