Caro bollette, la decisione della pasticcera: «Troppi costi, chiudo il pomeriggio»

Agostini spiega: «Piuttosto che offrire prodotti scadenti o non freschi preferisco ridurre l’orario. È l’unico modo per resistere»

Venerdì 16 Settembre 2022 di Barbara Turetta
Laura Agostini
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SACCOLONGO - Ridurre il lavoro per contenere i costi delle bollette dell’energia elettrica e continuare a coltivare il sogno di fare la pasticcera. È questa la scelta presa dalla giovane imprenditrice Laura Agostini, 29 anni, titolare della pasticceria Mazzucato a Saccolongo, “costretta” a chiudere alle 14 il negozio per contenere le spese. Un orario ridotto deciso dopo l’arrivo dell’ultima bolletta dell’elettricità che, per il solo mese di agosto, è quadruplicata rispetto all’anno scorso. Dai 569 euro pagati nel 2021, oggi si ritrova fra le mani una bolletta da 1.825 euro.

Una decisione presa a malincuore, ma al momento necessaria per poter continuare a lavorare, tenere con sé le sue tre dipendenti Martina, Laura e Sonia e cercare di contenere le spese.

Troppe incertezze

Una scelta quella di lavorare di meno per continuare a rimanere aperti che stride con la sua voglia di fare impresa. Di idee Laura ne ha tante, ma al momento le incertezze con gli aumenti delle spese dell’elettricità in arrivo anche nei prossimi mesi pesano di più. «Potrei anche assumere del personale - racconta -. In laboratorio avrei bisogno di una persona fissa che mi affianchi e anche per i pomeriggi avrei bisogno di una ragazza in più in pasticceria, ma troppa è l’incertezza con l’aumento delle bollette. Le ho anche affisse in negozio per spiegare il perché della scelta di chiudere di pomeriggio».
«Quella che è arrivata ora è la sola bolletta del mese di agosto – spiega –, ma anche per le prossime la prospettiva dell’aumento è costante. Qui in negozio ci sono i banchi frigo in funzione per mantenere freschi i prodotti che realizzo e poi ci sono tutte le lavorazioni in laboratorio, penso ad esempio a quando sarà il momento di preparare i panettoni».

Il sogno

Nel 2019 la perdita della mamma Elisabetta Mazzucato, assieme alla quale aveva gestito per 11 anni la pasticceria a Saccolongo, poi l’inevitabile chiusura dell’attività con l’emergenza Covid scoppiata ad inizio del 2020. Ma Laura non si è persa d’animo e ha dato inizio al suo percorso inaugurando nell’ottobre di due anni fa, dopo essere usciti dal lungo lockdown, la sua pasticceria con il laboratorio. Un grande negozio aperto sempre in paese dove ha portato con sé anche il ricordo della mamma. Un sogno per Laura che oggi si scontra con la difficile situazione dell’aumento delle bollette. «Per assurdo - spiega ancora la giovane imprenditrice – c’era una visione più positiva durante la pandemia. Nonostante le restrizioni, le chiusure obbligate, le fasi in cui c’era l’obbligo del solo asporto, abbiamo stretto tutti i denti aggrappandoci con forza alla speranza che sarebbe passata, che era questione di tempo, ma ora ad incombere sul lavoro è l’aumento spropositato delle spese. Sappiamo tutti com’è la situazione, la guerra, l’aumento del costo delle materie prime, ma c’è bisogno che si faccia presto qualcosa, che si metta un freno a tutto questo». «Preferiamo fare meno mantenendo alta la qualità - scrive Laura ai clienti - piuttosto che utilizzate prodotti scadenti o venir meno alla freschezza della merce che proponiamo».

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Ultimo aggiornamento: 17:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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