SAONARA - Si è chiusa ieri sera, 19 luglio, una nuova edizione della storica sagra di Villatora. Un finale a sorpresa per le centinaia di persone che hanno affollato gli stand. L'organizzazione non ha dato vita allo spettacolo pirotecnico che negli anni passati ha sempre concluso l'evento fieristico organizzato con grande partecipazione dalla parrocchia di don Valentino Sguotti. Ed è proprio il parroco a spiegare la scelta. «Dopo essermi confrontato con il gruppo di lavoro che organizza nel dettaglio la sagra - ha detto - abbiamo deciso di evitare il gran finale pirotecnico per molteplici scelte. A cominciare dal fatto che ogni anni, in concomitanza con i botti, decine di animali domestici si spaventano, scappano dai recinti, mettendo a rischio oltre alla loro stessa vita, anche quella degli altri».
Gli animali, la guerra, il caro bollette
Ma non è tutto: «Stiamo attraversando un periodo storico difficile sotto tutti i punti di vista, a cominciare dall'aspetto economico. La parrocchia di Villatora, come del resto tutte le famiglie del territorio, devono fare i conti con l'aumento del costo della vita, con le utenze da pagare, i prodotti alimentari e la benzina con i prezzi schizzati alle stelle. Ebbene, alla fine di tutti questi ragionamenti abbiamo pensato che tenere circa 6mila euro da parte per le emergenze, invece di polverizzarli in pochi minuti di effimera euforia, fosse la strada migliore e più coscienziosa». Don Valentino ha aperto anche una parentesi legata alla guerra in Ucraina. «Per migliaia di persone i lampi, i botti, le scie colorate rappresentano un pericolo incombente, un sottile spartiacque tra la vita e la morte.