PADOVA - Era il giorno della grande attesa e della speranza. Quella di uscire di cella dopo due settimane di carcere, in condizioni indicibili. Quella di vedersi concessi almeno gli arresti domiciliari e con loro la possibilità di vedere l'avvocato e studiare insieme la linea difensiva. Invece per la 45enne Francesca Scalfari e il marito britannico Simon Wood ieri, 21 giugno, è arrivata una amara e inaspettata battuta d'arresto. La prima udienza del processo che a Zanzibar li vede accusati di vari reati finanziari fra cui il riciclaggio di denaro, programmata per ieri mattina, è stata rinviata a oggi.
L'udienza annullata
Il motivo del posticipo è legato alla morte improvvisa durante la notte di un fratello del giudice, che quindi non ha potuto presenziare.
La storia di Francesca e Simon
Ieri in tribunale erano presenti anche Giovanni Viale e Isabella Ferro, la coppia di bassanesi anche loro da anni residenti in Tanzania che con Scalfari e Wood investì nello Sharazad, salvo poi ingaggiare una lunga battaglia a colpi di cause e denunce che ha portato all'odierna carcerazione. Francesca e Simon attendevano con trepidazione l'udienza di ieri e non poca è stata la delusione quando, usciti di cella per la prima volta in due settimane, hanno appreso del rinvio. Per loro c'è però stato anche un momento molto toccante. «Francesca con il telefono dell'ambasciatore ha potuto fare una telefonata in Italia, parlando direttamente con i suoi genitori e con il figlio di 11 anni» aggiunge l'avvocato. Il bambino il giorno dell'arresto dei genitori è riuscito a salire su un aereo e a raggiungere la casa dei nonni nel Padovano. Stamattina è stata fissata nuovamente l'udienza e le intenzioni della difesa restano le stesse: chiedere l'immediata scarcerazione specie a fronte delle gravi carenze igienico-sanitarie nel penitenziario zanzibarino e del deperimento dei due coniugi e far sì che alla coppia venga concessa la detenzione domiciliare, che permetterebbe loro di poter organizzare la difesa con il loro avvocato locale, che in carcere hanno potuto vedere solo due volte.