Blitz in tutta Italia, stroncato giro di droga nel Bellunese: 3 pusher si rifornivano a Padova

Mercoledì 3 Ottobre 2018
Blitz in tutta Italia, stroncato giro di droga nel Bellunese: 3 pusher si rifornivano a Padova
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BELLUNO  - Oltre mezzo etto di droga sequestrata, 12 perquisizioni tra Agordino e nel Feltrino, arrivando persino a Palermo, refurtiva ritrovata, 3 persone denunciate e 45 militari del comando provinciale carabinieri di Belluno impegnanti, con l’aiuto dei colleghi di Venezia e di Palermo. È questo il bilancio dell’operazione “Ultimo treno”, terminata nella penultima settimana di settembre con le ultime perquisizioni dei carabinieri del Comando Provinciale. Oltre alla droga rinvenuta, marijuana e hashish, e tutto il necessario per il confezionamento, i militari hanno trovato anche occhiali rubati e un pc che era sparito dalla biblioteca di Agordo.
L’INIZIO
L’attività investigativa condotta dagli uomini del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Belluno, era iniziata da un semplice controllo avvenuto a maggio del 2018 nella zona di Lambioi. Erano stati scovati tre ragazzi con la droga: «un cospicuo quantitativo di hashish», come spiegano dal comando provinciale. «Da qui sono partite le indagini - spiega la nota dei comando provinciale dei carabinieri -, coordinate sempre dalla Procura della Repubblica del capoluogo, svolte sia “sul campo”, con servizi di controllo e pedinamento, sia mediante intercettazioni telefoniche, che hanno portato all’individuazione di un “giro” di compravendita di sostanze stupefacenti».
GLI INDAGATI
Sono tre: due ventenni, uno dei quali un marocchino senza occupazione residente a Agordo, e una persona più adulta. Gli inquirenti non hanno diffuso nemmeno le iniziali o l’età precisa delle tre persone finite nell’inchiesta, che sono state denunciate a piede libero per spaccio di sostanze stupefacenti e ricettazione di merce rubata.
IL GIRO
La fiorente attività gestita dai tre pusher interessava l’intera provincia, fino ad arrivare a Padova, dove si rifornivano della droga da rivendere. In breve tempo i carabinieri sono risaliti al vertice dell’attività di spaccio, dopo aver individuato la cerchia di clienti. Quindici di questi sono stati segnalati alla Prefettura come assuntori di sostanze stupefacenti. Si tratta di ragazzi residenti nel Feltrino e Agordino: in molti hanno indicato un ventenne marocchino residente a Agordo, come il loro spacciatore di fiducia. In precedenza infatti i carabinieri di Feltre e Mel avevano effettuato alcuni sequestri di piccoli quantitativi di stupefacente e queste posizioni hanno aiutato le indagini.
GLI ORDINI 
Le cessioni avvenivano prevalentemente nelle zone del centro, stazione o parchi (non vicino alle scuole), a tutti gli orari. Il modus operandi era il seguente: lo spacciatore, contattato tramite Whatsapp, faceva in modo di recapitare lo stupefacente nel più breve tempo possibile. Lui, il ventenne marocchino, comprava all’ingrosso a Padova e poi rivendeva ai bellunesi, maggiorenni o minorenni. Al vaglio degli inquirenti, infatti, ci sono anche una trentina di telefoni cellulari adoperati per i “contatti”. Requisite anche innumerevoli schede “sim” che venivano scambiati fra i diversi acquirenti, computer e tablet. Il materiale sarà ora analizzato, perché le indagini non sono chiuse.
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