Piano da 40 milioni: ecco tutti cantieri: rivoluzionato l'intero assetto degli istituti scolastici a Padova

INTERVENTI
PADOVA Quaranta i milioni di euro stanziati. Trenta dal governo, e un'altra decina dalla Provincia. Serviranno a rivoluzionare l'assetto delle scuole superiori del capoluogo e dei Comuni del territorio con un effetto domino sugli spostamenti, che tiene conto non solo delle previsioni demografiche, ma anche delle preferenze espresse dagli studenti nell'ultimo periodo, fortemente condizionate dalla pandemia: ergo, più spazio ai licei dove si studiano materie scientifiche e meno agli istituti alberghieri, visto che Masterchef ha meno appeal sui ragazzi.
A Palazzo Santo Stefano, infatti, il presidente Fabio Bui e il consigliere delegato all'Edilizia scolastica Alessandro Bisato ieri hanno presentato il maxi progetto suddiviso in tre filoni che modificherà i plessi delle superiori, dando una risposta definitiva a tutte le criticità emerse, come la carenza di spazi proprio nel momento in cui il rispetto del distanziamento impone di disporre di aule adeguate.
NUOVI EDIFICI
Tre sono i cantieri per complessivi 17 milioni, che sono in arrivo per realizzare ex novo edifici scolastici. In via Canestrini sarà edificato un plesso con palestra per 600 studenti, di fronte allo stabile dove attualmente ci sono gli iscritti di Gramsci e Cornaro, all'interno del quale troverà posto la succursale del Calvi, oggi ospite invece del Ruzza di via Sanmicheli (l'importo elargito del Ministero è di 10,6 milioni di euro). Quest'ultimo a sua volta ha alcune aule al Marconi e altre al Pendola, per cui recuperando gli spazi lasciati liberi dai futuri ragionieri, potrà raggruppare tutti i suoi studenti in un'unica sede.
Una seconda costruzione da 20 aule sorgerà poi di fianco al Modigliani in via Scrovegni, dove si insedieranno due distaccamenti su 4 del Marchesi, cioè quelli di viale Codalunga e via Bronzetti (entrambi ora si trovano su proprietà del Comune), mentre resteranno dove sono le succursali di Boaga-Cadoneghe e Fuà-Fusinato: da Roma sono arrivati i 4,2 milioni necessari.
Un terzo cantiere è in programma al Pietro d'Abano per completare l'ampliamento: qui spariranno i container dove attualmente si sta facendo lezione, grazie ai contributi ministeriali che ammontano a 2,270 milioni.
LE SISTEMAZIONI
Per questa voce dal dicastero dell'Istruzione sono stati destinati a Padova 13 milioni di euro. Innanzitutto nell'elenco dei progetti c'è il Selvatico per il quale, in virtù dei 3milioni e mezzo arrivati dal Governo per il maquillage dell'ala est, che si sommano ai soldi già dati da Comune Provincia Cariparo e Soprintendenza per l'intero complesso, sono disponibili gli 8 milioni e mezzo necessari per procedere con il restauro conservativo della parte jappelliana dell'ex Macello e per realizzare lo spazio espositivo in cui accogliere le opere di illustri ex studenti. Pure in questo contesto verrà raso al suolo il container e nel piano di ristrutturazione è previsto poi un auditorium.
Gli altri investimenti saranno utilizzati per la messa a norma del Belzoni (1.346.000) e per l'adeguamento sismico degli edifici dove sono collocati i seguenti istituti: Fanoli (un milione), e Meucci-Caro (due milioni), entrambi di Cittadella; Newton-Pertini (un milione) di Camposampiero; Marconi-Bernardi (3.081.556); Rolando (1.050.000) di Piazzola sul Brenta.
Infine la Provincia attingendo alle proprie casse ha stanziato 10 milioni che verranno ripartiti tra l'ampliamento dell'Istituto Einstein di Piove di Sacco, con l'arrivo di 4 nuove aule, e il raddoppio del convitto San Benedetto da Norcia, per accogliere i ragazzi sordomuti del Magarotto che oggi vivono all'Arcella, ma che una volta chiusi i cantieri, avranno la scuola a cento metri distanza dal collegio dove risiedono.
Nicoletta Cozza
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