PADOVA - Fillea Cgil parte all'attacco: «All'ex Rinascente, terminati i lavori, licenziati due lavoratori. Con l'introduzione del nuovo codice degli appalti episodi come questo si moltiplicheranno e i lavoratori finiranno vittime di una sempre crescente compressione di salari, diritti e sicurezza». Il cantiere in centro città è da tempo finito sotto osservazione del sindacato. A parlare è Antonio Alaia: «Purtroppo abbiamo approfondito la conoscenza di questo tipo di struttura organizzativa in occasione di un grave incidente occorso a un lavoratore il 27 maggio scorso. Da quel momento in poi, abbiamo intensificato il contatto con i dipendenti e, con l'obiettivo di migliorarne le condizioni, attiviamo confronti sindacali con le aziende interessate. Contemporaneamente alla chiusura del cantiere per fine lavori, cessa ogni tipo di relazione e i lavoratori (almeno due di cui abbiamo certezza) vengono licenziati senza ragione alcuna.
«Inutile aggiungere che i lavoratori di queste realtà subiscono svariati cambi societari e sebbene con un diverso responsabile legale, operano negli stessi cantieri e vengono coordinati dagli stessi responsabili. Come Fillea Cgil, da tempo sosteniamo che viste le condizioni dei lavoratori e tali modalità di gestione aziendale, questi sub appalti in realtà siano equiparabili al fenomeno dell'intermediazione illecita di manodopera. La legge sancisce che i lavoratori in subappalto debbano avere i medesimi diritti e le medesime tutele di quelli operanti nell'azienda capofila, mentre situazioni di questo tipo servono solo a risparmiare in modo significativo sulla forza lavoro e a comprimere i diritti dei lavoratori provenienti dalla bilateralità e dalla contrattazione collettiva».
«Quel che vogliamo - conclude il sindacalista della Fillea Cgil - è che si garantisca la dignità a tutti i lavoratori. E chiediamo che i due lavoratori licenziati dall'azienda vengano assunti da quella capofila. come gesto di responsabilità per quanto avvenuto nel cantiere dell'ex Rinascente di Padova».
«Episodi di questo tipo rischiano di moltiplicarsi a causa della modifica del Ministro Salvini al codice degli appalti - aggiunge Gianluca Badoer Segretario Generale della Fillea Cgil Padova - dato che, con l'introduzione degli appalti a cascata nel nostro Paese si creerà uno scenario in cui lavoratrici e lavoratori saranno vittime di una sempre crescente compressione del loro salario, dei loro diritti e sicurezza».