Miglior amico dell'uomo finché è cucciolo, è bello e sta bene. Poi, lo si abbandona per strada

Domenica 27 Giugno 2021 di Silvia Moranduzzo
I posti in canile sono tutti occupati, l'allarme per gli abbandoni cresce con il periodo estivo
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PADOVA - C’è chi arriva completamente cieco per una cataratta mai curata. Chi zoppica, ha problemi di cuore, al fegato. Cani anziani, abbandonati perché con l’età arrivano i problemi, necessitano di cure. E dopo una vita passata in famiglia vengono lasciati soli.
«Non c’è la volontà di gestirli – spiega Giovanna Salmistraro, presidente della Lega nazionale per la difesa del cane di Padova che gestisce il rifugio di Rubano – Diventano anziani, hanno bisogno di cure e le persone si stancano.

Abbiamo accolto un cane cieco di dieci anni, non gli era mai stata curata una cataratta. E tra esami e cure abbiamo speso quasi 600 euro». Se durante la pandemia la situazione è rimasta tranquilla con 124 cani accolti nel 2020 e 145 adottati, il ritorno alla normalità ha riportato alla ribalta il problema: da gennaio ad oggi sono già stati abbandonati 120 cani. In questo momento tutti e 65 i box sono occupati, per un totale di 90 cani.

«Ci sono animali che non hanno mai visto il veterinario, lo capiamo perché quando arrivano qui facciamo fare tutta una serie di esami, a spese nostre – continua Salmistraro – Quest’anno si sta rivelando più critico rispetto al precedente, forse perché con la pandemia si stava a casa mentre ora si ha meno tempo da dedicare agli animali. Capita anche che due persone si separino e non vogliano tenere il cane, ci è capitato di recente. Oppure si trasferiscono e vanno in un appartamento dove non possono tenere l’animale o ancora lo comprano online e quando arriva si accorgono che non è il cane che si aspettavano. Purtroppo ci sono tante realtà poco serie. Il nostro problema in questa situazione è che non ricevendo alcun tipo di contributo pubblico ci sosteniamo grazie ai benefattori».


LE DIFFICOLTÁ
E non avendo potuto fare eventi o banchetti a causa del Covid è stato difficile anche reperire fondi nell’ultimo periodo. Non sempre quando si lascia un cane viene dato un contributo per le spese. Ma al rifugio il lavoro continua e presto ci saranno novità per gli oltre cento gattini: una casa tutta per loro. «Siamo riusciti a sistemare i tetti dei box dei cani così sentiranno più fresco d’estate e ora tocca ai nostri micetti – dice Salmistraro – Faremo un vero e proprio gattile, due grandi stanze tutte per loro. Sarà pronto questo autunno, per ora abbiamo alcune stanze dislocate qua e là nell’area del rifugio. Abbiamo moltissimi cuccioli perché vengono abbandonate le gatte incinte».


L’ULSS 6
C’è un altro tipo di abbandono che preoccupa. Il canile gestito dall’Ulss 6 Euganea a Selvazzano Dentro raccoglie cani scappati di casa e mai cercati, cani lasciati da proprietari stranieri che partono senza di loro. «Quando hanno il microchip riusciamo a rintracciare il proprietario – spiega Aldo Costa, responsabile del servizio veterinario – In città l’80% dei cani ce l’ha, percentuale che scende in provincia. Ci è anche capitato di raccogliere cani con microchip e non riuscire a rintracciare i proprietari perché sono partiti e mai più tornati». All’anno il canile sanitario raccoglie in media 1.500 cani e 150 gatti, quasi sempre feriti. «Poco più di un mese fa abbiamo trovato sul ciglio della strada tre gattini appena nati, siamo riusciti a salvarne solo uno – racconta Costa – Pensiamo siano stati gettati da un’auto in corsa». Al rifugio di Rubano sono diversi i cani con problemi e per i quali i volontari chiedono una “adozione del cuore”. Uno dei casi più commoventi è quello di Huber, arrivato al rifugio con le zampine posteriori paralizzate. Dopo settimane di terapia ora riesce a muoverle e gli manca solo una cosa: una famiglia.

 

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