Badante falsifica 4 assegni della novantenne e li cambia in negozi di fiducia

Lunedì 4 Febbraio 2019 di Cesare Arcolini
Badante falsifica 4 assegni della novantenne e li cambia in negozi di fiducia
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CAMPOSAMPIERO - La badante infedele si è fatta ingolosire dai soldi facili ed è stata incastrata. Nei guai è finita C.B., 46enne di Vigonza, fino all'altro giorno sconosciuta alle forze dell'ordine. I carabinieri della stazione di Camposampiero, al termine di un'attività investigativa cominciata dieci mesi fa, l'hanno denunciata per furto aggravato e falsità in titolo di credito. ATutto nasce all'interno delle mura della casa di una novantenne che vive da sola a Camposampiero. Da tempo l'anziana aveva assunto una badante che l'aiutasse. Un rapporto di lavoro che andava avanti già da parecchio tempo. Un giorno, però, la badante, sistemando i cassetti della camera da letto, aveva notato in bella mostra un libretto degli assegni. Così, in un momento in cui si trovava da sola, l'ha preso e l'ha nascosto nella sua borsa. Una volta arrivata a casa ha riempito quattro assegni per una cifra complessiva di 2.900 euro. Poi ha falsificato la firma della legittima proprietaria e ha cercato di incassarli. Immaginando, però, che  portarli in banca a cambiarli sarebbe stato troppo rischioso, è andata in alcuni esercizi commerciali di fiducia a Vigonza e ha chiesto loro di scambiare l'assegno con i contanti. Nel giro di pochi giorni li ha cambiati tutti e quattro intascandosi i soldi. Sembrava il colpo perfetto, visto che raramente la pensionata novantenne utilizzava il blocchetto degli assegni. 
LA SVOLTATutto è andato a rotoli quando la nonnina si è messa in testa di fare alcuni acquisti per la casa. Complementi d'arredo e mobili di un certo valore che voleva fermare con una caparra prima di saldarli. Ovviamente l'anticipo voleva pagarlo con un assegno. Ma quando ha aperto il cassetto della sua camera, però, non ha più trovato il blocchetto e così è andata in caserma dai carabinieri di Camposampiero per formalizzare la denuncia di smarrimento. Con il documento in mano, poi, si è rivolta alla banca che dopo qualche giorno l'ha contattata per dirle che, di fatto, quattro assegni del blocchetto erano stati messi all'incasso da poco. 
LE INDAGINIDella vicenda se ne sono occupati i carabinieri del maresciallo Claudio Girolimetto. Si è subito ipotizzato che il furto fosse stato messo a segno da una persona della sfera familiare della vittima. Inevitabile che le attenzioni si siano subito concentrate sulla badante. A dare ancor più credibilità alle ipotesi investigative, è emerso che i vari incassi degli assegni erano avvenuti in negozi di Vigonza, dove la sospettata risiedeva. Con prove importanti a carico di C.B. i carabinieri hanno acquisito le immagini della videosorveglianza dei negozi dove erano avvenuti i cambi, che hanno ripreso la 46enne. Come ultima verifica gli investigatori hanno sentito i gestori dei vari negozi che hanno ammesso di aver dato soldi alla badante in cambio di regolari assegni. Il quadro a questo punto è apparso chiaro: la dipendente infedele è stata convocata in caserma e messa di fronte alle proprie responsabilità. In un primo momento la donna ha negato l'evidenza, poi non ha potuto far altro che ammettere le sue colpe. Oltre ai guai con la giustizia ora la 46seienne si trova anche senza lavoro. Un impiego sicuro in una casa dove veniva trattata con cortesia e dove gli stipendi erano regolari. Ma evidentemente tutto questo non è bastato e l'ha spinta ad osare, fino all'epilogo finale. Indagini in corso per capire se i quattro assegni dei complessivi otto del blocchetto al momento mancanti siano stati anch'essi stati cambiati.
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