Settanta pellegrini sul "Cammino dei papà" da Rovigo a Monselice

Lunedì 21 Marzo 2022 di Giovanni Brunoro
Settanta pellegrini sul "Cammino dei papà" da Rovigo a Monselice

MONSELICE - Da Rovigo a Monselice sulle tracce di Sant’Antonio. Un gruppo di pellegrini, guidati da Alberto Friso, ha percorso il “Cammino dei papà”, nel nome di San Giuseppe e del grande Santo di Padova. Una due giorni a piedi, in memoria degli 800 anni dall’arrivo di Sant’ Antonio in Italia, che ha portato i devoti a visitare i più importanti luoghi devozionali a cavallo tra le due province. É una “prova generale” del grande viaggio che il 30 giugno partirà da Capo Milazzo, in Sicilia, e arriverà alla Basilica del Santo il 9 ottobre; 2180 chilometri in 93 tappe sulle tracce del grande predicatore, dal naufragio alla città euganea.
 

IL RITROVO
Si sono radunati in 70 sabato mattina al convento dei frati cappuccini di Rovigo, attraversando un tratto della via Romea Germanica e arrivando a San Martino di Venezze e Anguillara Veneta, due comuni affacciati sull’Adige che il Santo attraversò nei suoi spostamenti. Lì sono stati accolti dall’ex sindaco di Anguillara, Luigi Polo, che li ha guidati lungo le bellezze del territorio e i luoghi sacri. I pellegrini hanno così incontrato alcuni parroci e ricordato assieme la festa del papà. Il gruppo si è poi riposato, pernottando e ripartendo alla volta di Monselice domenica mattina. Ridotti nel numero, ma indomiti nello spirito, i pellegrini hanno seguito l’antico percorso che collegava il passo del Po ad Anguillara e sono arrivati a Pozzonovo, dove hanno partecipato alla messa. Tramite via Vetta, hanno poi raggiunto Monselice e il suo itinerario giubilare delle Sette Chiese, che hanno visitato nel pomeriggio.
 

LA VISITA
Durante la loro permanenza, i partecipanti sono stati guidati da Giannino Scanferla, instancabile camminatore e autore di quattro libri incentrati sui suoi pellegrinaggi in giro per l’Europa. La salita al colle è stata occasione per visitare approfonditamente l’antica pieve di Santa Giustina - nota come Duomo Vecchio - in una visita guidata da Sandra Zerbetto, coordinatrice delle guide turistiche. Ultima tappa, il percorso delle Sette Chiese e la chiesa di San Giorgio, dove sono custodite molte reliquie di martiri di epoca paleocristiana. Tra i pellegrini, c’era anche la ricercatrice Sabrina Meneghello dell’Università di Padova: «Sto percorrendo questo cammino con diverse motivazioni, tra cui anche lo studio. Con il Dipartimento di scienze storiche e geografiche dell’antichità, stiamo approfondendo la relazione tra paesaggi e cammino e la valorizzazione dell’ambiente in chiave turistica». Sabrina si è unita al gruppo a Rovigo condividendone anche gli aspetti spirituali più profondi e rimanendo colpita dalla generosità dei residenti verso i viandanti: «Appena arrivati a Monselice, abbiamo incontrato la famiglia Callegaro in quartiere Costa Calcinara, dove si trova un’antica edicola dedicata a S. Antonio con una statua in trachite. Ci hanno aperto le porte di casa e abbiamo pregato insieme. Un momento davvero toccante». Per il mestrino Andrea Zolli, Monselice è stata una piacevole scoperta: «Sono senza parole, il centro storico è meraviglioso».
 

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