Sfida all'Euganeo, volano i biglietti. Chiricò protagonista: «Non facciamo calcoli»

Bifulco potrebbe essere recuperato. Mino a quota 13 gol si scopre bomber

Giovedì 19 Maggio 2022 di Andrea Miola e Pierpaolo Spettoli
Chiricò, abbraccio con Ceravolo dopo il gol

PADOVA - Proseguono a ritmi interessanti le prevendite dei biglietti per la sfida di ritorno di sabato sera 21 maggio all'Euganeo. E se nella prima mezza giornata era stata superata quota mille, ieri il numero di tagliandi staccati è più che raddoppiato, portandosi a quota 2.518, di cui 30 per il settore ospiti. C'è tempo ancora, rivolgendosi ai punti vendita del circuito Vivaticket o acquistandoli attraverso il relativo sito internet. Nel frattempo ieri la squadra si è allenata in mattinata ad Alessandria per poi fare ritorno in città. Lavoro di scarico per i titolari, seduta più intensa per gli altri. Oggi ne sapremo di più sulle condizioni dei giocatori usciti anzitempo dal Moccagatta, in particolare Ajeti, Valentini, Saber e Ceravolo, anche se le loro condizioni non sembrano destare preoccupazione. Da valutare anche la possibilità di recuperare qualcuno degli assenti nel primo atto: qualche speranza in più per Bifulco.

La sfida di sabato sarà diretta da Marco Monaldi di Macerata. Due i precedenti con i biancoscudati, entrambi in questa stagione e in trasferta: 0-0 con la Virtus Verona e successo per 1-0 con la Pro Vercelli. Con i gialli rimediati vanno in diffida Saber e Della Latta mentre al Padova è stata inflitta una multa di 800 euro per avere propri sostenitori in più occasioni lanciato sul terreno di gioco due bottiglie d'acqua piene e cinque bicchieri di plastica con l'intento di colpire i calciatori avversari.

Finora ci pensa Mino...

Niente paura, ci pensa sempre Mino. Come nell'esordio di un anno fa nei play off a Renate, anche l'altro ieri con la Juventus under 23 è stato Chiricò a prendere per mano il Padova e a trascinarlo al successo. Con il Renate il fantasista brindisino si era portato a casa il pallone dopo una tripletta da favola esaltata sui social anche dall'amico Bobo Vieri (conosciuto quando giocava nel Varese), al Moccagatta il suo gol rischia di avere un peso specifico inestimabile sia per il passaggio del turno e sia sul piano psicologico dal momento che lo stadio di Alessandria aveva riservato ai biancoscudati sempre delusioni in chiave play off. Proprio lì undici mesi fa i giocatori del Padova erano usciti dal campo in lacrime per avere visto sfumare la serie B al quinto rigore. E non può essere che un segno del destino adesso che la marcia verso la B sia ripartita in pompa magna sempre su quel campo. «Siamo davvero contenti perché, anche se non vuoi, prima della partita era inevitabile tornare con il pensiero alla finale dell'anno scorso - ammette Chiricò - Di conseguenza c'era un po' di paura, ma abbiamo reagito e giocato da grande squadra».

Niente calcoli

Dopo il 3-0 di Renate, nella sfida di ritorno a domicilio i biancoscudati sudarono freddo andando a un passo dall'eliminazione: sotto di tre reti, furono salvati dal sigillo di Ronaldo quasi al fotofinish. Questo per dire che sabato la guardia deve essere ben alta. «Quella partita c'è servita da lezione e cercheremo di non ripetere lo stesso errore essendo un gruppo esperto. Passiamo anche perdere di misura? Quando perdi è sempre una cosa negativa, dobbiamo vincere e non pensare a niente anche perché non siamo abituati a fare calcoli: quando li facciamo poi non tornano, specialmente io (ride di gusto, ndr). Dobbiamo solo pensare a vincere dato che siamo una grande squadra».

La dedica

Del resto con Ronaldo ancora ai box e con Ceravolo che fatica a ritrovare il fiuto del bomber, non poteva essere che Mino ad accollarsi la responsabilità di guidare i compagni alla vittoria, sfruttando le sue qualità da categoria superiore. Con quello dell'altra sera fanno tredici reti tra campionato (undici), Coppa Italia (uno) e appunto play off nell'auspicio che nelle prossime cinque gare possa ancora migliorarsi.
«Sono molto contento per il gol che dedico a Elisa, la figlia appena nata di un mio amico fraterno. Ma soprattutto sono molto contento per la grandissima vittoria che abbiamo ottenuto perché venivamo da venti giorni tra ritiro e carichi di lavoro, e queste partite all'esordio sono sempre un'incognita perché non sai come ci arrivi. Invece abbiamo dimostrato di avere gamba e abbiamo disputato una grande prestazione. Abbiamo preparato in questo periodo i play off con molto entusiasmo, siamo felici per quanto abbiamo fatto e adesso speriamo di andare avanti il più possibile e con grande forza. In un anno e mezzo al Padova sono cresciuto moltissimo come uomo e come calciatore, qui mi sento veramente importante perché so di dovermi prendere delle responsabilità e questi sono aspetti che aiutano a crescere».

Ruoli invertiti

Poi aggiunge: «Con Ceravolo ci siamo cercati molto in campo l'altra sera. Nel primo tempo ha sbagliato alcune occasioni e nella ripresa gli ho messo una bella palla (calciata sul fondo, ndr). In occasione del gol ci siamo invertiti i ruoli con Fabio che mi ha fatto l'assist. E va bene ugualmente perché ciò che conta è avere vinto. Nella prima frazione la squadra era un po' frenata, poi ci siamo sciolti e abbiamo giocato da Padova». Era rigore il suo colpo di testa respinto con il braccio dal bianconero Anzolin? «Si poteva dare considerato che nell'ultima di campionato non me ne hanno concesso uno che era sacrosanto. Sono andato a tranquillizzare i tifosi che hanno tirato due-tre bicchieri di birra in campo e successivamente quando ho segnato sono corso da loro per condividere la gioia».

Ultimo aggiornamento: 19:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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