PADOVA - Dobbiamo sbranarli, ucciderli, bisogna vincere per forza perché altrimenti mi inca... come una iena. Dobbiamo mangiarcele queste m... e tu Zoia, Invernizzi... mezze f... del c... Io voglio vincere perché il direttore e io non perdiamo mai». Le parole sono nel messaggio vocale inviato dal presidente del Seregno Davide Erba nella chat dei giocatori prima della partita all'Euganeo con il Padova, terminata 1-1 domenica 3 ottobre.
LA PARTITA
Quanto alla partita con il Padova, quel pareggio ha fermato a sei gare la striscia di vittorie consecutive dei biancoscudati. A un ottimo primo tempo certificato dal momentaneo vantaggio di Santini, aveva fatto seguito una ripresa troppo dimessa dinnanzi a un avversario che aveva sfruttato tutta la sua fisicità per acciuffare il pari con l'ex biancoscudato Cocco. Senza dimenticare i veleni sollevati dal Seregno alla vigilia della gara per presunti favori arbitrali ricevuti nelle giornate precedenti dal Padova. «Speriamo di giocarcela alla pari - aveva dichiarato il diretto generale Ninni Corda - perché finora siamo stati un po' sfortunati con le decisioni, mentre i veneti sono stati molto fortunati, non ultimo il rigore con il Fiorenzuola». Stessi toni per il presidente Erba: «Il Padova a oggi ha avuto episodi favorevoli come il rigore inesistente con gli emiliani». Dichiarazioni alle quali l'amministratore delegato biancoscudato Alessandra Bianchi aveva replicato in maniera secca «Parole che si commentano da sole». Fatto sta che durante la gara ogni fischio dell'arbitro aveva creato malumore nel Seregno e a pagare le ripetute proteste era stato il vice allenatore Cau, espulso dalla panchina. Poi il gol annullato a Borghese per un misterioso fallo in mischia aveva alzato ulteriormente i toni. Ma nel conto delle decisioni discutibili va messo anche il gol del possibile 2-0 annullato a Santini per un fuorigioco smentito dalle immagini televisive. Alla luce del messaggio vocale uscito nelle ultime ore il Padova ha preferito non replicare.
LE REAZIONI
La Lega Pro sta monitorando la situazione con preoccupazione, tanto che fonti qualificate avrebbero affermato «Un'alleanza deleteria basata sulla violenza e l'intimidazione verso avversari, verrà fuori un disastro». L'alleanza sarebbe quella tra il presidente Erba, che ha annunciato la vendita del club, l'ex diggì Corda che ha dato le dimissioni e il vice presidente, nonché campione di lotta moldavo, Leonid Arama. Anche la Procura di Monza si è mossa e al momento si ipotizzano reati di minaccia e violenza privata con i carabinieri che hanno cominciato a sentire i testimoni dei fatti che sarebbero avvenuti in allenamento. Corda ha querelato il presidente Erba che l'ha accusato di essere mandante di una sorta di spedizione punitiva e intimidatrice, e l'ex direttore ha affermato di essere in possesso di materiale compromettente contro Erba. Inoltre carabinieri e magistratura indagano anche su quanto accaduto negli intervalli delle gare con Renate e Virtus Verona: stando a quanto riportato dal capitano della squadra Borghese, ci sarebbero state altre aggressioni a pugni e schiaffi. Intanto domenica proprio Borghese ha segnato il gol vittoria sul campo del Trento e il presidente trentino Mauro Giacca ha dichiarato: «In tanti anni di calcio non ho mai visto comportamenti simili. A impressionarmi è stato sia l'atteggiamento in campo e in panchina e in tribuna, intimidatorio nei confronti dei nostri giocatori e dell'arbitro. Quando dopo un intervento durissimo contro un mio giocatore, uscito in barella con quindici punti di sutura, ho visto quelli del Seregno festeggiare tra loro non volevo credere ai miei occhi».