Calcio Padova, no agli ingaggi pesanti: ecco chi rischia di non rientrare nelle strategie della società

Sabato 18 Giugno 2022 di Pierpaolo Spettoli
Palermo-Padova, la finale di ritorno dei playoff

PADOVA - Non sarà più un Padova grandi firme nella prossima stagione, visto che questa strategia operativa non ha portato alla serie B nel primo triennio della gestione Oughourlian. Il finanziarie franco-armeno comunque non si tirerà indietro sul piano finanziario nella gestione della società, ma senza più investire suon di milioni per allestire la rosa. Pertanto uno dei nodi da sciogliere sarà quello relativo al contratto di alcuni big. Non ci sono intoccabili: questo è quanto si percepisce in attesa che venga approntato il budget da mettere sul piatto per la stagione 2022-2023.

Le cifre alle quali aveva abituato Oughourlian (oltre 18 milioni di euro gettati al vento in tre anni) non dovrebbero essere replicate tanto che circola voce di una disponibilità limitata a un paio di milioni di euro, ai quali però andranno aggiunte probabilmente le entrate relative alle cessioni di Moro (prima tranche da due milioni di euro), Soleri (duecentomila euro) e Biasci (ottantacinquemila).

I CASI PIÙ SPINOSI
A fronte del budget, Mirabelli dovrà affrontare la questione relativa agli ingaggi più pesanti. Su tutti quello di capitan Ronaldo che ha rinnovato per un altro anno e percepisce uno stipendio superiore per la categoria. La sua esperienza all'ombra del Santo potrebbe essere giunta al capolinea dopo l'espulsione (capocciata a Perrotta) rimediata nella finale del Barbera che gli è costata quattro giornate di squalifica. Spesso nel corso di questi anni è stato invocato come il salvatore della patria, il giocatore in grado di spostare gli equilibri della squadra: nel bene, ma anche nel male proprio come a Palermo. Un'estate fa lo voleva il Frosinone in serie B, ma Ronaldo ha rinunciato alla proposta per rimanere fedele al biancoscudo a caccia di quella rivincita dopo Perugia (campionato) e Alessandria (play off) che non è arrivata: anzi, si è materializzato un incredibile bis traumatico. Adesso i tempi sembrano essere maturi per la separazione. Non guadagna le stesse cifre di Ronaldo, ma ha uno stipendio da fascia medio-alta per la categoria. Il calciatore in questione è Della Latta: oltre dieci i gol nella stagione 2020-2021, la metà invece quest'anno anche perché con l'arrivo di Dazi ha trovato sempre meno spazio. Capitolo Chiricò: il trentenne brindisino ha un ingaggio rilevante, ma una clausola del suo contratto legata al mancato approdo in serie B prevede che entrambe le parti (lui stesso e il Padova) possano decidere di interrompere il rapporto entro fine giugno.

LE ALTRE SITUAZIONI
Anche Dezi ha un contratto per altre due stagioni ed è sceso dalla A (Venezia) dove era fuori rosa per sposare la causa del Padova: considerato però che è stato l'unico acquisto di Mirabelli, viene da pensare che sia una delle poche certezze dalle quali ripartire. Non altrettanto si può dire per Ceravolo, calabrese come il diesse: una stagione tanto bella nella prima parte (nove reti) quanto deludente nella seconda (appena due). Eppure anche per lui scatterà il rinnovo avendo raggiunto la doppia cifra in fatto di gol: il suo stipendio non arriverebbe ai centomila euro e va comunque tenuto conto che in C un buon attaccante viaggia sui settanta-ottantamila euro annui. Sono sotto contratto per un'altra stagione Germano, Curcio, Saber, Busellato, Bifulco, Kirwan e Monaco, mentre Buglio e Franchini rientreranno dal prestito al Montirosi. Dall'1 luglio invece saranno liberi Donnarumma, Vannucchi, Gasbarro, Pelagatti, Ajeti, Valentini, Settembrini, Jelenic, Nicastro, Santini e Cissè. Tra questi potrebbero avere una chance Donnarumma, Ajeti, Valentini e Jelenic, ma tutto dipenderà dalle loro pretese economiche e soprattutto da quello che il Padova sarà in grado di offrire.

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