Il Cittadella torna ad allenarsi, il dg Marchetti: «Partiremo a fari spenti ma senza paura»

Giovedì 14 Luglio 2022 di Simone Prai
Il Cittadella ha ricominciato ad allenarsi

CITTADELLA - Da ieri, 13 luglio, anche il Cittadella è tornato ad allenarsi. Giocatori e staff tecnico si sono ritrovati nel pomeriggio al Tombolato per le foto e le interviste di inizio stagione, quindi il primo allenamento sull'erba del Tombolato. A fare gli onori di casa è stato il direttore generale Stefano Marchetti: «Le prime sensazioni, vedendo arrivare i ragazzi allo stadio, sono positive, perché la rosa dell'ultimo campionato è rimasta quasi intatta, ed era quello che desideravo».

Sempre che il mercato non stravolga le idee e i piani del diggì.
«Le trattative sono appena iniziate, il mio obiettivo era quello di mantenere il gruppo invariato, ma le dinamiche del mercato non dipendono sempre dalla mia volontà.

Sono arrivati due attaccanti di valore, hanno grosse qualità e adesso sta a loro tirarle fuori, mi auguro possano riuscire ad esprimere a Cittadella tutto il potenziale tecnico che possiedono». 

I due colpi messi a segno hanno sistemato il reparto offensivo, quello che necessitava di rinforzi, ma non saranno gli ultimi.
«Qualcosa vorrei ancora fare, magari una mezzala. La prossima settimana confido di arrivare a qualcosa di concreto, per potenziare ancora di più la squadra».

Numericamente invece il Cittadella sarebbe a posto così com'è.
«Siamo in tanti, ma qualitativamente si può sempre migliorare. Il nostro intento è di avere un organico con il doppio giocatore in ogni ruolo di pari valore. Mi piacerebbe avere calciatori similari, se manca uno, il sostituto dev'essere uguale se non più in forma. Nella rosa attuale bisognerà poi capire se qualche elemento avrà voglia di provare nuove esperienze e cercare stimoli diversi».

Sui big granata Antonucci e Baldini circolano tante voci.
«Però io non ho ricevuto alcuna proposta o richiesta. Il telefono finora mi è servito leggere le notizie che circolano, ma non ho risposto a chiamate. La chiacchierata è una cosa, la richiesta è un'altra: nel mezzo ci sta il mare».

Marchetti vuol presentare un Cittadella all'altezza di una serie B che si preannuncia agguerrita.
«Sulla carta è così, ci saranno tante piazze importanti e ambiziose, ma alla fine è sempre il campo ad esprimere il vero responso. È una specie di A2, e sarà bello disputare un campionato così competitivo, personalmente mi stimola molto ed esalta. È un metro di misura ancora più alto con quale ci dovremo confrontare, capire che ci stiamo, che siamo una squadra importante. Il Cittadella sarà una realtà piccola, ma ha maturato una certa esperienza fra i cadetti e i numeri sinora ci hanno dato ragione. Quindi porteremo il massimo rispetto per tutti e partiremo a fari spenti, con grande umiltà, ma senza paura. Voglio grande determinazione e convinzione nel fare un buon campionato, e con un torneo così difficile mantenere la categoria credo possa essere già un risultato strepitoso. Poi, cammin facendo, vedremo quanto potremo crescere, perché il Cittadella ha grandi margini di miglioramento». 

Il diggì per la nuova stagione si augura un briciolo di buona sorte.
«E per fortuna intendo la salute dei giocatori. Se loro stanno bene tutto l'anno il nostro tecnico avrà la possibilità di scegliere, aspetto molto importante».

E c'è qualcosa che non vuole più rivedere.
«La superficialità che l'anno scorso abbiamo avuto in certi episodi, che ci sono costati cari. Abbiamo preso gol evitabilissimi, sarebbe bastata un po' più di concretezza e determinazione in certi frangenti. Ci è mancata la personalità in momenti cruciali della partita, ripenso alla gara persa con il Monza in nove contro undici. Mi aspetto la crescita del Cittadella, di un gruppo che ha un anno in più di esperienza sulle spalle, e ovviamente la conferma di tante cose belle che ho ammirato nella passata stagione: il gioco, l'intraprendenza, la capacità di reazione dopo i momenti difficili, dopo una sconfitta. E voglio vedere la continuità: niente alti e bassi, la grande prestazione e quella successiva sottotono. È un obiettivo da centrare nella nuova stagione». 

L'anno scorso il Cittadella ha perso il suo leader storico, Manuel Iori.
«Iori è insostituibile per personalità. Dava input importanti, ma nel nostro spogliatoio ci sono i leader. Penso a Perticone, Benedetti, Vita, Branca. Magari non hanno le caratteristiche di Iori, ma con le loro qualità riescono a dare dei segnali al momento giusto. Si andrà in ritiro con un allenatore che ha fatto un anno di esperienza, e una squadra che ci ha lavorato assieme in stagione, quindi è logico aspettarsi da subito qualcosa di veloce e di immediato».

Ultimo aggiornamento: 11:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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