PADOVA - Ha pianificato nei dettagli la giornata di ferie assieme alla moglie, prevedendo una gita al mare, approfittando della splendida giornata di sole. Invece pochi minuti dopo la vacanza che stava trascorrendo in Abruzzo si è trasformata in tragedia, perchè si è accasciato davanti alla consorte e nel giro di qualche minuto ha cessato di vivere stroncato da un infarto, nonostante i soccorsi allertati tempestivamente. È mancato ieri mattina, giovedì 17 giugno, a Vasto, infatti, Lorenzo Stefanelli, 67 anni, ex giocatore del Padova e del Monselice, conosciutissimo in città non solo per i trascorsi calcistici, ma anche per l'attività di famiglia, in quanto il padre Goffredo assieme ai fratelli era proprietario della Siamic, l'azienda che ha effettuato per lungo tempo il servizio di trasporto pubblico a Padova.
Lascia la moglie Giovanna Giacomelli, avvocato nello studio omonimo, i figli Alberto, ingegnere, e Nicola, che ha seguito le orme nel padre, anche se nel ruolo di difensore centrale e che ora gioca nel Legnago, e la sorella Poppi. I funerali saranno celebrati lunedì da don Romeo nella chiesa di Santa Rita: l'ora, però, non è ancora stata fissata. La salma oggi verrà trasferita dalla località balneare abruzzese a Padova.
Lorenzo Stefanelli, persona garbata, di poche parole, ma sempre gentile e generosa, aveva militato nel Padova a metà degli anni Settanta e poi era approdato al Monselice, chiamato dall'allenatore Mauro Gatti; giocava alternandosi tra la fascia laterale destra e la zona mediana del campo, e si era sempre messo in luce per le doti tecniche, oltre che per la visione di gioco. Si era laureato in Lingue, specializzandosi in Inghilterra. Poi il rientro in Italia, il matrimonio con l'amata Giovanna e l'attività commerciale. Al calcio era sempre rimasto legato e aveva seguito con grande partecipazione l'attività dei figli Alberto e Nicolò, il primo dei quali, attaccante, ha giocato sia nelle giovanili di Padova, Vicenza e San Paolo.
A novembre Stefanelli si era sottoposto a un check completo per valutare proprio la situazione cardiocircolatoria, ma non era emerso nella di preoccupante.
