Rissa con i rom, l'altra versione: minacce, bestemmie e sputi. «Denunceremo il sindaco per incitamento all'odio razziale»

Domenica 4 Ottobre 2020 di Lorena Levorato
Rissa con i rom, l'altra versione: minacce, bestemmie e sputi. «Denunceremo il sindaco per incitamento all'odio razziale»
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CADONEGHE (PADOVA) - «Denunceremo il sindaco per incitamento all'odio razziale». Lo afferma Pasquale Di Colombo, residente nel campo Sinti di via Matteotti in merito alla vicenda dell'aggressione avvenuta da alcuni degli occupanti nei confronti di Giorgio Chillon e Alessandro Ridolfi, i due contadini presi a calci e pugni alcuni giorni fa. 

IL RACCONTO
«Siamo andati a chiedere al nostro vicino Alessandro, se potevamo parcheggiare le auto nella sua proprietà e inizialmente ci ha detto di si e sembrava che fosse tutto apposto - dice Pasquale Di Colombo -. Il giorno dopo è venuto con suo cugino lamentandosi aggressivamente con brutte parole e bestemmie contro due nostri giovani e non in nove come hanno detto; ci hanno minacciato con il fucile di bruciare le auto. L'amico di Alessandro ha sputato in faccia a uno dei ragazzi e gli è andato incontro per picchiarlo e il ragazzo si è difeso. E hanno iniziato a darsele. Sono intervenuti le forze dell'ordine per capire cosa fosse successo. Noi abbiamo deciso di non denunciarli per gli insulti e le minacce. Dopo quei due sono stati intervistati dal sindaco di Cadoneghe senza sentire anche la nostra versione dei fatti dicendo che siamo dei rom e non dei sinti. Ci siamo sempre comportati bene in 16 anni in paese. E ora denunceremo il sindaco».

 

Aggrediti e pestati dai rom accampati ai confini del loro terreno agricolo

CADONEGHE - Aggrediti con calci, pugni e sputi da un gruppo di Rom.

Vittime della violenza due agricoltori di Cadoneghe che sono stati colpiti ripetutamente e insultati, con tanto di sputi in faccia da almeno 8 uomini che si trovavano nel campo Rom abusivo di via Matteotti. L'episodio è accaduto mercoledì pomeriggio.



All'annuncio il sindaco Schiesaro ha risposto che «essere razzista proprio non mi appartiene. Io non ce l'ho con i gialli, rossi, blu, bianchi, rom o sinti, ma con chi non rispetta le regole del vivere civile. E non tollero la giustizia fai da te e la violenza, anche se si ha ragione in una discussione o lite. È ora di finirla con il dire che il sindaco Schiesaro è razzista: il sindaco è per la legalità ed il rispetto delle regole da parte di tutti, italiano o straniero o nomade che sia. Se credono di spaventarmi o intimorirmi con la loro denuncia, cadono male!». Intanto sono arrivate attestazioni di solidarietà ai due agricoltori picchiati da parte dei 5 Stelle e da Fratelli d'Italia. «Ho ascoltato personalmente da loro il racconto di quanto accaduto - ha detto il deputato pentastellato Raphael Raduzzi -. Un atto violento è sempre deprecabile, senza alcuna distinzione di razza o colore. Di questa vicenda interesserò il Prefetto!». «Questa violenza - dicono dal circolo di Cadoneghe di Fratelli d'Italia - dimostra che il problema degli insediamenti delle comunità nomadi non è risolto e che il percorso è lungo ma non ci faremo intimidire dalla loro violenza e proseguiremo questa battaglia al fianco dei cittadini di Cadoneghe, del loro sindaco e dell'amministrazione».

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