CADONEGHE (PADOVA) - La facoltà di giurisprudenza, la passione per la lettura, l'impegno politico, la famiglia e gli amici. E poi quel nuovo lavoro che gli permetteva di essere più indipendente. Era questa la vita di Eugenio Marangon, 28 anni, finita tragicamente all'alba di lunedì sulla statale Adriatica, a Monselice.
LA RICOSTRUZIONE
Verso le 7 per cause ancora al vaglio della Polstrada, la Fiat Panda, di proprietà della mamma Antonella, condotta da Eugenio, si è scontrata frontalmente con un'autocisterna.
L'ALTRUISMO
«Eugenio si era candidato più per spirito di aggregazione che per reale interesse ad entrare a far parte della politica ricorda Aldo Tomat, capolista di Cadoneghe nel cuore -. Era un ragazzo solare, pieno di iniziative e intraprendente». Cordoglio anche da parte del primo cittadino Marco Schiesaro: «Eugenio era un giovane impegnato nella nostra comunità e attivo nella vita politica cittadina. Sono vicino alla famiglia, agli amici e ai molti che lo conoscevano». Sabato Eugenio avrebbe dovuto essere nella biblioteca comunale di Vigodarzere, per presentare Ardesia, l'ultimo libro di racconti sul liceo Curiel, scritto dal suo ex professore Giuseppe Tramontana. «Eugenio, un mio caro ex studente con il quale avevo mantenuto saldi rapporti anche dopo la sua maturità, se n'è andato ricorda Tramontana -. Se n'è andato in un'umida mattina di ottobre, lungo una statale stritolata dal traffico, di ritorno da un lavoro notturno. Se n'è andato con le sue battute ironiche, le sue irriverenti imitazioni di noi suoi ex docenti. Se n'è andato con i suoi occhi azzurri, il suo sorriso insinuante, i suoi modi garbati. Se n'è andato con la sua gentilezza, la sua disponibilità, i suoi sogni, le sue attese, le sue aspettative, le sue speranze in una vita tutta da costruire, da modellare, da vivere».